A continuazione, la mia traduzione di ciò che dice: il testo originale in spagnolo è disponibile qui.
“L’accumulo di notizie stanca, ma non ci si può stancare di denunciare; l’assalto a Gaza continua, e lo denunciamo. Denunciamo lo stritolamento, l’abuso, l’oltraggio. E oggi denunciamo qualcosa di più. Che, come al solito, è puntualmente apparsa quella sorta di gas paralizzante, di inchiostro di seppia che tutto nasconde e macchia che è l’accusa di antisemitismo. Lo sapete: criticare il governo di Israele vuol dire scivolare nell’antisemitismo. Falso. Falso e compendio di ogni falsità.
Ricapitoliamo, quindi: né antisemitismo, né nulla del genere. Riservatevi questi argomenti per occasioni migliori. Ciò che viene denunciata è un’azione politico-militare intollerabile, un comportamento che attenta contro contro tutti i principi faticosamente conquistati dalla comunità internazionale.
Noi non siamo Hamas. Riconosciamo lo Stato di Israele e il suo diritto ad esistere, ma oltre a ritenere che la politica del governo israeliano giochi contro gli interessi del suo popolo, la consideriamo perversa.
Entrare a sangue e fuoco in quel campo di concentramento che è Gaza, non è qualcosa che si possa giustificare. Come ha detto Antonio Gutiérrez, Alto Commissario dell’ Acnur, questo è l’unico conflitto al mondo in cui la gente non può nemmeno fuggire.
Gli israeliani devono essere rispettati innanzitutto dai propri governanti e da coloro che dicono di difenderli. Speriamo che si arrivi alla tregua che si cerca di ottenere in queste ore.”