lunedì 29 dicembre 2008

dall'ordinanza di scarcerazione firmata dal Gip di Pescara, Luca De Ninis

Articolo di Marco Travaglio pubblicato su Cartacanta di Repubblica.it
Stralcio
"In relazione al D'Alfonso termini di gravità indiziaria il quadro accusatorio, già integralmente condiviso dal Gip nel momento dell'adozione delle misure cautelari, rimane nel suo complesso confermato (e anzi sotto taluni aspetti rafforzato).
Sulle due principali vicende di corruzione e sulla stessa associazione per delinquere.
Le acquisizioni successive all'interrogatorio del Sindaco. hanno già in gran parte eliso il valore del costituto difensivo del D'Alfonso in relazione all'aspetto ritenuto più significativo: le ristrutturazioni (di sue abitazioni eseguite gratuitamente da imprenditori vincitori di appalti nel suo Comune, ndr). L'interrogatorio del Paolini (portaborse-autista del sindaco a spese dell'imprenditore privato Carlo Toto, ndr) ha offerto piena conferma dell'impianto accusatorio in relazione all'essere l'indagato (Paolini) una sorta di assistente del Sindaco, stipendiato dal Toto e fornito di autovettura di alta gamma, senza che sia possibile documentare e neppure comprendere quali prestazioni abbia svolto per l'imprenditore.
Ribadita la gravità del quadro indiziario, come originariamente ritenuto nell'ordinanza, occorre a questo punto farsi carico delle sopravvenienze intervenute in relazione al pericolo di inquinamento probatorio ascritto al D'Alfonso. Le preannunciate e poi effettivamente eseguite dimissioni costituiscono un apprezzabile segnale di sensibilità istituzionale. Il previsto commissariamento del Comune determina un ulteriore indebolimento della rete di rapporti intessuti dal D'Alfonso nell'esercizio della propria attività politico-amministrativa e della conseguente capacità di manipolare persone informate e documenti.
Quanto alla possibile costituzione di tesi difensive di comodo, va rilevato che esse sono già state in parte disvelate (con riferimento alla vicenda delle ristrutturazioni) e che comunque il dettagliato sviluppo del costituto difensivo del Sindaco (ed i confronti già intervenuti con le altre fonti di prova dichiarativa e documentale), alla luce della notevole mole del materiale documentale acquisito, rende meno probabili ulteriori manipolazioni. Per questi motivi, (il Gip, ndr) revoca la misura in atto (gli arresti domiciliari, ndr) applicata a carico di D'Alfonso." (dall'ordinanza di scarcerazione firmata dal Gip di Pescara, Luca De Ninis, 24 dicembre 2008).

mercoledì 24 dicembre 2008

Il TG1

Per calcolare lo stato della libertà d’informazione in Italia, c’è un’ottima unità di misura: lo spazio dedicato dalla stampa e dai tg nazionali al processo in corso a Palermo a carico dell’ex capo del Ros e poi del Sismi, generale Mario Mori, e del suo vice, col. Mario Obinu, per favoreggiamento alla mafia a causa della mancata cattura di Bernardo Provenzano nel 1995.

Una cosina da niente. Nemmeno una riga, una parola sulle udienze che si susseguono da metà luglio. In aula non si vede quasi mai un cronista e non è mai entrata una sola telecamera. Una delle rare eccezioni è Lirio Abbate, il valoroso giornalista dell’Ansa che vive sotto scorta per le minacce mafiose dopo aver scritto “I complici” con Peter Gomez.

Mercoledì ha firmato tre lanci d’agenzia sulla lunga deposizione del primo testimone d’accusa: il generale Michele Riccio, anche lui ex del Ros, che accusa Mori e Obinu di avergli impedito di catturare Provenzano 13 anni fa in un casolare di Mezzojuso indicato dal mafioso suo confidente Luigi Ilardo, poi assassinato da Cosa Nostra subito dopo aver accettato di collaborare con la giustizia. Quella sera e nei giorni seguenti nessun giornale né tg nazionale ha ripreso la notizia.

LEGGI L'ARTICOLO di Marco Travaglio

lunedì 22 dicembre 2008

Romeo e Veltroni

C'è una cosa che in queste giornate turbolente Walter Veltroni fatica a ricordare: di essere stato sindaco di Roma. E di aver portato la fascia tricolore negli anni in cui Alfredo Romeo concluse gli affari più lucrosi con la capitale. Forse se n'è dimenticato lui stesso. Forse non c'era. Se c'era, dormiva. Perché è difficile pensare che il numero uno del Pd, il «dittatore democratico» che dava lezioni di «bella politica», il leader che voleva saltare dal Campidoglio a Palazzo Chigi si sia fatto passare sopra la testa tutti quegli intrighi.

LEGGI L'ARTICOLO DE IL GIORNALE

venerdì 19 dicembre 2008

Romeo e la Capitale

I pm: stessi rapporti con gli assessori di Roma dal Corriere.it

Ed ecco che i pubblici ministeri rivelano come Romeo «attraverso un disponibile Lusetti e la "garanzia" di Francesco Rutelli, cerchi contatti con esponenti del Consiglio di Stato e della Corte di Giustizia europea che dovevano decidere la delicatissima controversia tra la Romeo Gestioni e la Manital per la gestione dei servizi integrati del patrimonio stradale del comune di Roma».
È il 2006, quando un'azienda di Romeo si aggiudica l'appalto. La «rivale» Manital fa ricorso al Tar. E vince. Si arriva alla primavera del 2007: la vicenda approda al Consiglio di Stato. L'imprenditore si affanna per ottenere aiuti. Scrive il gip di Napoli nella sua ordinanza di arresto eseguita due giorni fa: «La persona su cui devono intervenire è il consigliere di Stato Paolo Troiano, componente del segretariato generale della giustizia amministrativa, l'omologo del Csm». E poi cita la telefonata del 3 maggio 2007 tra Romeo e Lusetti.
Romeo: «Ti sei scordato di me».
Lusetti: «No, no sto lavorando invece... Sto lavorando per te».
R.: «No, volevo sapere quella cosa di quello lì, Troiano».
L.: «Quale Troiano?».
R.: «Quello della giustizia amministrativa».
L.: «Ah! No... Capito? Però domani mattina c'ho un incontro operativo alle otto... Direttamente con il grande capo e parliamo di tutto».
R.: «Ah con il grande capo».
L.: «Esatto, c'è anche Troiano... Su tutto».
R.: «Eh perché se chiama il grande capo mi risolve il problema».
L.: «Lo so, stai tranquillo».
R.: «Me lo farebbe? Lui per me farebbe questa cosa?».
L.: «Certo che lo farebbe».
R.: «Perché per me è questione di vita o di morte».
Secondo il giudice «il grande capo è proprio Rutelli». Dice oggi il legale della Manital Gianluigi Pellegrino: «Con i nostri ricorsi siamo stati i primi a svelare il "sistema Romeo". Ora bisogna chiedersi come mai la giunta Veltroni si sia ostinata a non revocare l'aggiudicazione di quell'appalto ritenuto illegittimo».
Nell'ordinanza di arresto il gip di Napoli scrive: «Alla luce delle conversazioni intercettate non può che assumere ora una valenza diversa la decisione del Consiglio di Stato che, sovvertendo l'esito della decisione del Tar accoglieva in toto l'appello proposto dalla Romeo che risultava così la definitiva aggiudicataria dell'appalto. Decisione che, proprio in ragione del chiaro e inequivoco contenuto delle conversazioni, appare frutto della palese "influenza" esercitata sull'organo giudicante da Romeo e soprattutto dai suoi "sponsor parlamentari", primo fra tutti Renzo Lusetti».
Del resto la capacità di Romeo di influire sulle decisioni giudiziarie attraverso l'amicizia con i magistrati sarebbe già emersa analizzando i rapporti con Italo Bocchino e con il giudice Antonio Panico: «Fu proprio lui nel 1993 a scrivere la sentenza sulla controversia tra la Romeo Gestioni e il Comune di Napoli che conferma all'azienda il monopolio di fatto sulla gestione e manutenzione degli immobili comunali».

mercoledì 17 dicembre 2008

Iervolino e Napoli

Il Comune di Napoli e il sindaco Rosa Russo Iervolino sono investiti in pieno dall'inchiesta. Due assessori (Di Mezza e Laudadio) indagati per associazione per delinquere, un ex assessore suicida il 29 novembre, Giorgio Nugnes, un altro ex potentissimo assessore al Bilancio, Enrico Cardillo, ai domiciliari pure lui, che fugge dal Comune un giorno prima del suicido di Nugnes implorando i giornalisti: «Spegnete i riflettori su di me». (Il sole 24 ore)
Lei, il sindaco, ne esce pulita! Ma allora che cavolo faceva quando gli altri si "divertivano"? Le ipotesi sono due: o è completamente imbecille o del tutto incapace. In entrambi i casi si deve dimettere.

lunedì 15 dicembre 2008

La distruzione delle Nazioni

Ida Magli - www.italianiliberi.it – 15 dicembre 2008

Nei giorni scorsi la Svezia ha ratificato per via parlamentare la Costituzione europea, il cui nome è stato cambiato, con i soliti metodi truffaldini di cui è costellata la costruzione dell’UE, in “Trattato di Lisbona” per farla accettare a quei popoli che, come “Costituzione”, l’avevano bocciata. Anche se non ci sono state le maggioranze assolute che accompagnano di solito le questioni europee, tuttavia i politici svedesi hanno approvato con notevole entusiasmo la rinuncia alla sovranità e all’indipendenza del proprio Stato.
Dobbiamo tenere sempre bene a mente questa constatazione perché uno dei punti più importanti dell’esame che faremo sarà proprio questo: l’Impero europeo è stato ideato in modo misterioso, segreto, da qualcuno fra i massimi detentori del potere il cui nome ci è sempre stato tenuto nascosto, ed è stato realizzato a poco dai governanti dei singoli Stati tenendo il più possibile all’oscuro i cittadini degli scopi da raggiungere. Una oscurità che si è protratta per anni, con il consenso dei mezzi di informazione, in quanto tutti, politici e giornalisti, erano consapevoli che si trattava di una operazione contraria ai sentimenti e agli interessi dei popoli. Quale popolo, infatti, sarebbe così stolto da voler rinunciare a possedere un proprio territorio, una patria?
Il Parlamento europeo è pura finzione, come i politici sanno bene, in quanto non ha alcun potere reale sulla volontà della Banca Centrale, dei Capi di governo e dei Commissari, i quali sono tenuti, in base al trattato di Maastricht, a “non sollecitare e a non accettare istruzioni da alcun Governo né da alcun organismo”(Art.157). Nessuno, perciò, ha il diritto di affermare che in Europa vige la democrazia.
Vanno avanti allegramente a programmarsi le votazioni per il Parlamento europeo, assegnando i posti, riccamente retribuiti, ai candidati che vogliono togliersi di torno perché difficilmente collocabili in Italia a causa della loro ignobile condotta politica (come è noto si è fatto il nome di Bassolino e della Jervolino) tanto è sicuro che così non potranno più disporre di nessun potere: il parlamento europeo e il nulla si equivalgono.
La cosa più grave, però, è che i governanti non si sono fermati a riflettere sul fallimento del Progetto neanche di fronte all’attuale crisi economica, al crollo delle Banche e delle Borse, fenomeni che segnano il punto culminante del disastro del Progetto stesso, il segnale che tutto l’edificio sta per crollare. Non si può sbagliare, infatti, davanti all’evidenza: non sono le corruzioni, i furti, le truffe, gli errori dei singoli operatori e dei singoli amministratori delegati delle grandi industrie ad aver provocato la catastrofe, ma l’Idea che ne è stata all’origine e che per la sua stessa natura permette o addirittura provoca questi comportamenti.
Quale era questa Idea?
Creare un mondo tutto uguale, in funzione del dogma della globalizzazione, senza frontiere, senza dazi, senza confini, senza Stati, senza distinzioni di popoli, di culture, di razze, di territori, di lingue, di costumi, di leggi, di religioni, di governi, di monete: un immenso, unico mare di “uguali” sul quale il Dio Mercato potesse navigare in assoluta libertà.
L’Unione Europea (non si è voluto, infatti, che si chiamasse “Stati Uniti d’Europa” in quanto gli Stati non debbono sussistere) doveva esserne il perfetto prototipo, la realizzazione esemplare, quella che il resto del mondo avrebbe dovuto ammirare ed imitare per raggiungere la felicità. Non dimentichiamoci che è questo che promette ai popoli la costituzione europea: la felicità, commisurata al PIL, al prodotto nazionale lordo. Un'idea del tutto folle, naturalmente, come la situazione attuale ha dimostrato e sta ancora dimostrando.
Nessuno aveva mai pensato in precedenza che si potessero mettere in funzione dei “sistemi” privi di qualsiasi interruttore, di una qualsiasi valvola o chiusura di sicurezza; nessuno aveva mai ritenuto che gli uomini fossero “oggetto dei bisogni del mercato” invece che soggetto agente dei propri bisogni.
La formula: “dato che non avete soldi e prevedete che domani ne avrete ancora di meno, spendete più che potete” apparirebbe, come di fatto è, quella di suicidi sul punto di spararsi se non fossero i governanti a proclamarla. Ma l’aspetto più terribile di questa situazione è che siamo costretti a presupporre che una parte almeno dei governanti sia in buona fede, e che non si accorga che i “fondamentalismi” dell’Occidente sono altrettanto distruttivi quanto quelli del terrorismo orientale.
E’ infatti fondamentalismo allo stato puro la certezza dei governanti d’Europa che le leggi sulle quali si fonda il Mercato siano inamovibili, identiche a quelle della Fisica, e che gli uomini, identificati esclusivamente come “consumatori”, debbano necessariamente piegarvisi. La verità è, invece, che la legge: consumare sempre più merci per produrre sempre più merci, annienta l’Uomo. Il pensiero, l’anima, il sentimento, il valore, tutto ciò che fa dell’uomo l’Uomo

venerdì 12 dicembre 2008

Un altro commissario!

Alemanno: «Roma è fragile, serve commissario straordinario per il Tevere»

Ne sentivamo la mancanza!!

La guerra tra procure


Riporto l'articolo apparso sul sito di Carlo Vulpio, giornalista del Corriere della Sera, che si occupava del bagarre delle procure di Catanzaro, Salerno e Matera.

E' in questi casi che mi vergogno di vivere in Italia!


Vi riporto degli stralci, il testo integrale è possibile leggerlo sul sito del giornalista


Avevo fatto una battuta: avevo detto: i giornalisti, a differenza dei magistrati, non possono essere trasferiti. Avrei fatto meglio a stare zitto. Da lì a poco sarei stato “trasferito” anch’io. E’ stato la sera del 3 dicembre, dopo che sul mio giornale era uscito un mio servizio da Catanzaro sulle perquisizioni e i sequestri ordinati dalla procura di Salerno nei confronti di otto magistrati calabresi e di altri politici e imprenditori.

Come sempre, non solo durante questa inchiesta, ma perché questo è il mio modo di lavorare, avevo “fatto i nomi”. E cioè, non avevo omesso di scrivere i nomi di chi compariva negli atti giudiziari (il decreto di perquisizione dei magistrati di Salerno, che trovate sul mio blog in versione integrale) non più coperti da segreto istruttorio. Tutto qui. Nomi noti, per lo più. Accompagnati però da qualche “new entry”: per esempio, Nicola Mancino, vicepresidente del Csm, Mario Delli Priscoli, procuratore generale della Corte di Cassazione, Simone Luerti, presidente dell’Associazione nazionale magistrati.

Con una telefonata, il mio direttore, Paolo Mieli, ha dichiarato concluso il mio viaggio fra Catanzaro e Salerno, Potenza e San Marino, Roma e Lamezia Terme.

Un viaggio cominciato il 27 febbraio 2007, quando scoppiò “Toghe Lucane” (la terza inchiesta di de Magistris, con “Poseidone” e “Why Not”). Un viaggio che mi fece subito capire che da quel momento in poi nulla sarebbe stato più come prima all’interno della magistratura e in Italia.
......
E’ accaduto che mentre la procura di Catanzaro (c’era ancora de Magistris) stava indagando su un bel numero di magistrati lucani, di Potenza e di Matera, la procura di Matera (gli indagati) si è messa a indagare sugli indagatori (de Magistris).

Come? Surrettiziamente.

E cioè? Si è inventato il reato di “associazione a delinquere finalizzato alla diffamazione a mezzo stampa” e ha messo sotto controllo i telefoni di cinque giornalisti (me compreso) e un ufficiale dei carabinieri (quello delegato da de Magistris per le indagini sui magistrati lucani).

Così facendo, i magistrati indagati hanno potuto conoscere cosa si dicevano gli indagatori (de Magistris e l’ufficiale delegato a indagare).

Avvertivo: guardate che così va a finire male.

Chiedevo: caro Csm, caro Capo dello Stato, intervenite subito. Niente. Nemmeno una parola, un singulto, un cenno. Nemmeno quando era chiaro a tutti che quei magistrati lucani, al di là di ogni altra considerazione, vedevano ormai compromessa la loro terzietà.

Un magistrato - si dice sempre, e a ragione -, come la moglie di Cesare, deve non soltanto “essere”, ma anche “apparire” imparziale, terzo, non sospettabile di alcunché. Per i magistrati lucani, invece, non è così. Nonostante siano parti in causa, essi continuano a indagare sugli indagatori, chiedono e ottengono proroghe di indagini (siamo alla quarta) perché, dicono, il reato che si sono inventati, l’associazione a delinquere finalizzata alla diffamazione a mezzo stampa, è complicatissimo. E rimangono al proprio posto nonostante le associazioni regionali degli avvocati ne chiedano il trasferimento, per consentire un funzionamento appena credibile della giustizia. Niente.

Si è lasciato incancrenire il problema ed ecco replicato l’esperimento a Catanzaro.

La “guerra” fra procure non è altro che la riproduzione di quel corto circuito messo in atto da indagati che indagano sui loro indagatori, affinché, rovesciato il tavolo e saltate per aria le carte, non si sappia più chi ha torto e chi ha ragione perché, appunto, “c’è la guerra”.

E dopo la “guerra”, ecco la “tregua” o, se preferite, “l’armistizio” (così, banalmente ma non meno consapevolmente, tutti i giornali, salvo rarissime eccezioni di singoli commentatori).

Guerra e tregua.
Forse è il caso di non leggere più il Corriere?

giovedì 11 dicembre 2008

Per una nuova classe dirigente

Il caso del latte crudo

di Marcello Pamio pubblicato il 10 dicembre 2008 su www.disinformazione.it
Il sottosegretario alla salute, Francesca Martini, annuncia che è allo studio "la possibilità di emanare un'ordinanza per sospendere la distribuzione di latte crudo fino a quando non ci sarà un adeguamento dell'informazione per la salute nella quale sia chiaro che il latte crudo va consumato solo dopo la bollitura".
Come mai simili raccomandazioni? Perché ad oggi sarebbero 9 (6 nel 2008 e 3 nel 2007) i casi della grave malattia renale provocata nei bambini dal batterio Escherichia coli O157 "collegati" al consumo di latte crudo.
Stiamo parlando della malattia chiamata “sindrome emolitica uremica”, che si manifesta con una grave insufficienza renale che può rendere necessaria la dialisi.
L’Osservatorio epidemiologico della Regione Campania ha realizzato un’indagine sulla Sindrome emolitica uremica (Seu). A partire dal 1988, ogni anno sono stati osservati circa 30-40 casi di Seu (Sindrome emolitico uremica), per un totale di 439 casi notificati complessivamente tra il 1998 e il 2004.
Sono inoltre stati identificati alcuni focolai epidemici, negli anni 1992, 1993 e 1997. Il tasso nazionale d’incidenza medio annuale della Seu nello stesso periodo (1988-2004) è stato di 0,27 casi per 100mila abitanti, inferiore rispetto a quanto rilevato in altri paesi europei.
Quindi ogni anno ci sarebbero, secondo l’Osservatorio della Campania, circa 30-40 casi ogni anno di questa Sindrome emolitica uremica.
Come mai soli 3 casi nel 2007 e 6 nel 2008 hanno fatto intervenire il Ministero del Welfare per bloccare la vendita di latte crudo? Dove sta il problema? Ovviamente non esiste alcun problema sanitario, come non lo è stato il morbillo, la meningite, ecc.
Semmai il “problema” viene mediaticamente creato ad arte per raggiungere un ben preciso scopo.
.....
La sterilizzazione consiste nel riscaldare il latte ad una temperatura tale che tutti i microrganismi presenti sono distrutti.
In questo modo si distruggono i batteri patogeni (compresi quelli vitali) e si ritarda lo sviluppo di altri batteri. Il calore della pastorizzazione è però sufficiente per distruggere anche i batteri lattici importanti per la vita, come il Lactobacillus acidophilus, che contribuisce a sintetizzare la vitamina B nel colon (intestino crasso). Acidificando il latte che poi coagula, i batteri lattici tengono i batteri della putrefazione sotto controllo. Il latte pastorizzato, non avendo questa protezione, si potrà alterare. L'ironia della pastorizzazione è che distrugge le proprietà battericide del latte. Il latte crudo mantiene al suo interno i batteri lattici utili.
Quindi la pastorizzazione permette ai grossi produttori nazionali una peggiore qualità del prodotto e dei bassi standard di igiene complessivi (alla fine del processo industriale, si fa bollire il latte, e chi s’è visto s’è visto). Tale bollitura però distrugge la “fosfatasi alcalina” (ALP) che è un enzima presente nel latte crudo molto sensibile al calore. Questo enzima serve all’assimilazione del calcio nelle ossa. La sua mancanza impedisce di fatto alle ossa di integrare il calcio disponibile. Quest’ultimo infine, per essere assimilato deve disporre di un certo quantitativo di magnesio che nel latte (come in una dieta tradizionale) è molto scarso! Questo è il motivo per cui una dieta a base di latte pastorizzato invece di apportare calcio alla struttura ossea - come invece dicono i medici - lo sottrae alla stessa!
Ma non è tutto, perché il magnesio serve anche a contrastare con la vitamina B6 l'acidosi metabolica indotta dai sali di calcio e dalle proteine animali. Se il nostro terreno biologico è prevalentemente acido, a causa di un eccesso di proteine animali (latte, formaggi, carni, ecc.) i nostri meccanismi di tamponamento naturale per neutralizzare questo eccesso di acidità ricorrono alle riserve minerali che abbiamo principalmente nelle ossa e muscoli!
Sapete cosa significa questo?
Significa che vengono sottratte da ossa e muscoli i minerali tampone che servono per riequilibrare l’acidosi e portare all’equilibrio. Questo meccanismo a circuito chiuso spiega perché l'osteoporosi non è una mancanza di calcio ma una perdita di calcio a seguito delle nostre abitudini alimentari scorrette, tra cui appunto bere latte pastorizzato (carni, formaggi e proteine animali).
....
Viene da sé che l’ordinanza del Ministero del Welfare, non ha niente a che vedere con la nostra salute - semmai il contrario - ma è un chiaro attacco dei grandi produttori industriali di latte contro le piccole aziende locali che vedono nei distributori una possibilità di sbocco commerciale della propria attività. Da quando i distributori di latte crudo hanno fatto la loro comparsa nel territorio locale, sicuramente le casse delle grandi aziende ne hanno risentito il colpo e sono quindi corse ai ripari…

mercoledì 10 dicembre 2008

Renato Soru

Vedi l'intervista di Renato Soru rilasciata a Che Tempo che fa di Fabio Fazio.

Potrebbe essere uno dei membri della nuova classe dirigente di questo scalcinato PD?

Grazie ai nostri politici per l'indulto

L'immobiliarista Stefano Ricucci è stato condannato, previo patteggiamento, a tre anni di reclusione nell'ambito del processo in cui era imputato per la fallita scalata ad Rcs, la vicenda legata alla compravendita fittizia dell'immobile in via Lima, a Roma, la gestione dei fondi previdenziali e la gestione dell'assegnazione della gara d'appalto del patrimonio immobiliare Enasarco. Ricucci non sconterà la pena, visto che è indultata. La sentenza è stata emessa dai giudici della quinta sezione del tribunale di Roma, presieduta da Maria Luisa Ianniello, che ha accolto la richiesta di patteggiamento avanzata dall'imputato.

martedì 9 dicembre 2008

La qualità senza controlli

da Repubblica.it di CARLO PETRINI

Un'Ansa di ieri sera dice che la diossina rilevata nei suini irlandesi proviene da olii industriali finiti in una macchina usata per asciugare il mangime. Cosa significa? Mistero.
Ma questo piccolo dettaglio tecnico spalanca un panorama vertiginoso, nel quale abbiamo una sola certezza: non abbiamo il controllo della situazione.
Anche se in etichetta ci scrivono da dove viene e come è stato alimentato il maiale, come potremmo immaginare che il mangime che gli hanno dato è stato prodotto bruciando oli industriali non consentiti? È esattamente questo che cerchiamo di comunicare quando diciamo che occorre mangiare meno carne.
L'unica condizione per avere il controllo sulla qualità della carne che mangiamo è abbassare i consumi. Se ne mangiamo di meno, e quindi ne verrà prodotta di meno, con cicli meno veloci, con alimentazioni meno artificiali, che prevedano meno passaggi, meno elaborazioni, meno variabili, allora possiamo sperare di avere un qualche tipo di sicurezza alimentare.
E intanto, ma queste sono riflessioni per visionari, si libererà il pianeta di un bel po' di Co2, si risparmierà acqua, si eviterà di spianare foreste, non sarà necessario pavimentare il mondo di monocolture di mais o di soia.
Chi chiede l'etichettatura e una norma che obblighi alla dichiarazione dell'origine di ogni alimento ha ragione.
E si sta trovando davanti un'Europa poco reattiva, che sembra non comprendere che la tracciabilità, la trasparenza delle informazioni è l'unico strumento per proteggere la salute pubblica e al contempo l'economia. Troppe volte le richieste di rigore informativo sono state respinte con la motivazione che un prodotto ben "tracciato" farebbe concorrenza sleale agli altri. Se io dico che un olio è prodotto in Italia, a patto di dire la verità, non sto facendo concorrenza sleale a nessuno: sto dando un servizio al cittadino. Non sono gli omertosi che vanno protetti. Non è la confusione che va alimentata.
Tuttavia le etichette non possono metterci al riparo dall'infinita possibilità di delinquere che il mondo della produzione sa mettere in atto.
L'unico elemento che ci può proteggere è la promozione della qualità. Sembrava averlo intuito il presidente della Commissione agricoltura, Paolo Russo, quando ha dichiarato che oltre all'etichettatura occorre "una politica che incrementi il valore del lavoro degli allevatori"; ma evidentemente pensava a qualcosa di diverso perché ha aggiunto "favorendo l'aumento delle quantità dei capi ed il miglioramento delle performances produttive".
Non si fa qualità pensando alla quantità. E non c'è motivo di continuare con questa ossessione della quantità in un'Europa sempre più obesa, cardiopatica e diabetica, in cui tutti si sgolano a dire che bisogna mangiare meno carne. Mangiamone meno, mangiamola buona, paghiamola il giusto e compriamola da chi ci fidiamo. O forse, un'altra opzione c'è, non alternativa, ma complementare. Quella di una comunità europea che lavori con cognizione di causa su ogni singola derrata

lunedì 8 dicembre 2008

Taranto e l'Ilva

Dall'atmosfera ai campi, diossine e pcb galleggiano nell'area cittadina in abbondanza, ma ufficialmente “non è provato” da dove vengano. Per farsi un'idea bastano però i dati ufficiali dell'Eper, il registro europeo delle emissioni inquinanti.

Gli ultimi a disposizione dicono che nel 2005 in città è stata prodotta una mole incredibile di Pcdd (policlorodibenzo-p-diossine) e Pcdf (policlorodibenzo-p-furani), famiglia di diossine cancerogene, e che la fonte è l'impianto Ilva, il mega siderurgico già troppo noto alle cronache, che ha sputato 93 grammi di queste sostanze contro una produzione nazionale di 103 grammi.
In pratica il 90% di quanto emesso in tutto il nostro paese.

Mentre dal 2002, (quando la diossina sprigionata da tutti gli impianti industriali d'Italia era 222,5 grammi), le emissioni nazionali si sono dimezzate, il gigantesco stabilimento pugliese le ha aumentate da 70 a 93 grammi, gran parte fuoriusciti dal camino E 312, il camino dell'impianto di agglomerazione.
Un grande scandalo italiano, ma il ministro dell'Ambiente on. Prestigiacomo cosa dice?

articoli
http://blog.libero.it/lavoroesalute/5742647.html

Vedi i video:












Il latte appena munto

Il latte torna a far parlar di sé. Nel modo peggiore. Sono 9 i casi sospetti (negli ultimi due anni) di sindrome emolitico-uremica, un'infezione grave ai reni causata da un batterio, l'Escherichia coli 0157.
Si sospetta che i contagi siano stati provocati dal latte non pastorizzato e dalla carne cruda, anche se non è ancora possibile collegarli a una causa precisa. A oggi l'unica certezza è che i casi segnalati sono distribuiti in tutta Italia, con maggiore frequenza nelle regioni padane, attorno a Roma, in Campania e Puglia.
Il latte crudo resta il principale indiziato.
Dopo le recenti denunce le autorità si muovono e lo stesso ministero annuncia l'obbligo di inserire la dicitura "bollire" sui distributori alla spina, minacciando la sospensione della vendita fino a quando la misura non sarà applicata su tutti i distributori.
Quello che manca - a parere di Altroconsumo - sono indicazioni chiare e maggiore trasparenza nella comunicazione fatta ai consumatori. La gente ha iniziato a comprare il latte crudo, senza avere le idee chiare sul prodotto: ha dato troppe cose per scontate e lo ha consumato come un qualsiasi latte acquistato al supermercato.
Che cosa fare per evitare rischi? Le autorità suggeriscono di far bollire il latte con un trattamento a 100° che uccida i batteri patogeni. La cara vecchia bollitura del latte modifica però le proprietà nutritive e il gusto caratteristici di questo latte. In poche parole: la cottura casalinga rende il latte crudo piuttosto simile a quello trattato termicamente. A questo punto ci chiediamo noi: vale la pena comprarlo? Certo questo prodotto costa meno rispetto a quello confezionato e industriale, ma spesso i distributori non sono alla portata di tutti.

sabato 6 dicembre 2008

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni a La 7


venerdì 5 dicembre 2008

Vaccinazioni e medicalizzazione

Stralcio dall'articolo pubblicato su disinformazione.it
Dal 21 al 23 novembre scorso si è svolto a Verona l’ottavo Congresso nazionale di medicina omeopatica, organizzato dalla Scuola di Medicina Omeopatica di Verona (www.omeopatia.org). Numerosi sono stati gli ospiti invitati a relazionare, ma il mio interesse era rivolto principalmente ai primi due interventi di sabato mattina: dr. Roberto Gava e prof. Gianfranco Domenighetti.
Roberto Gava è medico chirurgo omeopata con specializzazione in farmacologia e tossicologia: una autorità nazionale in ambito vaccinale e autore di decine di pubblicazioni scientifiche (vedi elenco). Il titolo della sua relazione era “Le vaccinazioni pediatriche: etica e potere delle vaccinazioni”.
Qual è la situazione vaccinale in Italia:
- Sono obbligatorie per legge, ad eccezione di qualche regione tra cui il Veneto;
- Sono massificate e non personalizzabili in base all’età e allo stato di salute del bambino;
- Non viene fornita ai genitori alcuna informazione utile sul rapporto rischi
-benefici;
- I vaccini sono un costo enorme per il Sistema Sanitario Nazionale, quantificabile in circa un miliardo di euro;
- I bambini sono sempre più cagionevoli di salute (intolleranze, allergie, ecc.)
- L’autismo nei bambini è in costante aumento.
Apro una parentesi per l’autismo perché questa problematica sta diventando una vera e propria piaga sociale: 1 bambino su 160 nel mondo ne risulta affetto! Secondo il prestigioso “Lancet”, il rischio di nascere oggi con queste problematiche è molto più alto rispetto il passato. Nell’ultimo decennio nella sola California si è riscontrato un aumento del 276% di nuovi casi. “Gli stessi FDA e i CDC statunitensi hanno finanziato ben tre studi sull’autismo: i dati hanno dimostrato la correlazione tra mercurio e autismo, tra vaccini e autismo, ma nessuno ha raccolto questo messaggio”.
Perché? Cui Prodest?
Il numero di studenti autistici presenti nelle scuole americane (età 6-21 anni), dall’anno scolastico 1991-92 al 2001- 02, ha evidenziato un aumento del 1700%!!!
Qual è la causa di un tale aumento? Il mercurio?
Il livello del mercurio considerato limite massimo accettabile è di 0,1 microgrammo/chilo/die e quindi per neonati di 3 mesi di vita (circa 5 kg di peso corporeo) è di 0,5 microgrammi/die. Secondo i dati americani, negli anni ‘50-’70 la dose totale di mercurio che veniva inoculata per ciclo vaccinale era di 25-50 microgrammi. Negli anni ’80, la stessa dose per ciclo vaccinale era invece di 75 microgrammi. Nel 1999, negli USA, sono arrivati a somministrare anche a 275 microgrammi di mercurio per ciclo vaccinale!
L’aumento dell’autismo e questo crescente aumento del mercurio vaccinale (dovuto ad un sempre crescente aumento del numero dei vaccini pediatrici) sono una semplice coincidenza o sono fortemente e direttamente correlati indicando che il mercurio contenuto nei vaccini è espressione di un chiaro danno vaccinale?
E in Italia, come siamo messi?
“A Taranto, negli ultimi 10 anni, l’aumento di bimbi autistici è di circa il 50% rispetto agli anni precedenti, mentre negli ultimi 20 anni tale aumento è stato del 100%”.
Per le altre malattie infettive pediatriche (morbillo, vaiolo, tubercolosi, polio, ecc), il dr. Gava, con dati ufficiali alla mano, ha dimostrato la fallace spiegazione pseudo-scientifica che vorrebbe farci credere che il miglioramento della salute si è ottenuto solo grazie ai vaccini, dimenticandoci di dirci che le campagne vaccinali sono iniziate quando le norme igienico-sanitarie erano profondamente migliorate … I grafici dell’andamento epidemiologico lo dimostrano in maniera inequivocabile.
Tanto per ricordare, in molti Paesi del Terzo Mondo (Africa in particolare) la poliomielite è iniziata dopo la vaccinazione di massa, mentre prima c’erano solo casi sporadici. Lo stesso è accaduto in Albania: dopo le vaccinazioni di massa nel 1996 ci sono stati 76 casi di polio tutti causati dal vaccino orale di Sabin! “
Medicalizzazione della vita
La seconda relazione dal titolo “Medicalizzazione della vita e comunicazione sanitaria” è stata tenuta dal prof. Domenighetti, docente in due università svizzere (Losanna e Lugano) e responsabile per oltre tre decadi della Sanità del Ticino.
Il professore ha dichiarato che oggigiorno assistiamo ad una dinamica che mira a trasformare i sani in ammalati. Questo processo, significativamente fondato sulla comunicazione, sul marketing e sui conflitti di interesse, è promosso e sostenuto, direttamente o indirettamente, dai produttori di tecnologia medico-sanitaria, cioè dalle lobbies del farmaco.
La “costruzione sociale” delle malattie, secondo Domenighetti, sta per essere sostituita da quella “industriale”. Ciò si concretizza tramite un’espansione su tre livelli del dominio della Medicina:
- Piano quantitativo à ridefinizione e abbassamento dei limiti soglia che definiscono e differenziano il “patologico” dal “sano”. Per esempio, sono stati ridotti i valori massimi considerati accettabili di colesterolo, trigliceridi, pressione arteriosa, ecc. Fino a giugno 2003 il valore oltre il quale si considerava patologica la trigliceridemia era fissato a 2.3 e da luglio è sceso a 1.7! Nello stesso arco di tempo, il valore oltre il quale si considerava patologica la colesterolemia LDL è passato da 3 mmol a 2.6 mmol. Con queste nuove direttive, milioni di persone sane sono diventate immediatamente malate, e quindi potenziali clienti delle aziende farmaceutiche.
- Piano temporale à promozione della diagnosi precoce: screening.
- Piano qualitativo à definizione di “nuove” malattie, osteoporosi, sindrome premestruale, ecc.
Qui entrano in gioco gli esami diagnostici preventivi (che di prevenzione non hanno nulla, perché al massimo possono essere definite diagnosi precoci): i cosiddetti screening di massa, con i quali si invitano persone oggettivamente sane a cercare qualche piccola anomalia (chi non le ha?) che magari non ha alcun significato patologico (ma che viene ugualmente tolta chirurgicamente con conseguente stress, spese, medicalizzazioni e continui futuri esami laboratoristici) o che si trova in stadio latente e che potrebbe restare tale per anni. Cioè, stanno cercando il malato nel sano e tale “ricerca” è sempre più anticipata nel tempo.

Ecco la medicalizzazione della vita: ancora prima di nascere siamo malati e destinati a manifestare quella malattia! D’altronde, una persona sana viene considerata una persona malata che non sa di esserlo e le lobbies del farmaco si premurano di ricordarcelo in ogni momento. Questa strategia ha lo scopo di spegnere le speranze e le prospettive di una vita migliore; significa creare le condizioni mentali ed emozionali affinché proprio quella patologia si sviluppi.

Giorgia Meloni


giovedì 4 dicembre 2008

Mani Pulite ha tolto la libertà ai magistrati


«Fino a Tangentopoli, e fino a qualche anno fa, il problema era dell’indipendenza della magistratura dal potere politico, adesso è dell’indipendenza del magistrato rispetto alla magistratura ». Il «singolo magistrato » che «non si vuole allineare, non si vuole schierare, vuole essere libero, finisce per pagare i suoi errori. E li paga cari». Parola del gip Clementina Forleo, che il Csm ha trasferito a Cremona per incompatibilità ambientale, la quale vede questa situazione come la conseguenza degli «eccessi» di Mani Pulite, specialmente nell’uso del carcere, che hanno «rafforzato il consenso popolare verso certa politica» e minato «la fiducia» nei magistrati.






martedì 25 novembre 2008

I rifiuti di Roma

Fuori onda dell'assessore con delega ai rifiuti della Regione Lazio. A mio parere non è scandaloso quello che dice ma quello che hanno fatto tutti i politici per rubare i soldi ai cittadini (vedi il video http://www.youtube.com/watch?v=MyoiIXjgJR4 )

lunedì 24 novembre 2008

Chi scegliamo?

Pubblico due interviste tratte da "Invasioni Barbariche" di Daria Bignardi. La prima al ministro Carfagna e la seconda all'attrice Luisa Ranieri.
Immaginiamo di avere la legge elettorale uninominale (dobbiamo scegliere una delle due), chi fra le due potrebbe degnamente rappresentarci in politica (e non per la bellezza)?


Il ministro Carfagna



Luisa Ranieri

venerdì 21 novembre 2008

Cirino Pomicino

Come qualcuno dei miei lettori sa, mi sto preparando per un concorso e tra le altre mille cose sto studiando il controllo strategico nelle Pubbliche amministrazioni.
Tra gli organi competenti mi sono imbattuto nel Comitato tecnico-scientifico per il controllo strategico nelle amministrazioni dello Stato regolamentato con il DPR 12 dicembre 2006 n. 315.
Sembrerebbe un organo importantissimo e quale illustre personaggio è stato chiamato a presiedere questo comitato?
Paolo Cirino Pomicino !
Ma non è finita qui perché nel comitato è in buona compagnia.
In merito è interessante l'articolo del 13 ottobre di Sergio Rizzo che ho trovato in rete e riporto.
"Infatti, il ministro per l’attuazione del programma Gianfranco Rotondi, lo ha nominato presidente dopo aver spazzato via tutti quelli che erano stati messi lì, il 3 agosto del 2006, dal governo di Romano Prodi. A cominciare dal presidente: la professoressa Luisa Torchia, ordinario di giurisprudenza a Roma Tre, autrice di pubblicazioni con l’ex parlamentare di centrosinistra e giurista Franco Bassanini.
Insieme a Cirino Pomicino sono stati collocati in quel comitato Vincenzo Chianese (con il suo curriculum non poteva non essere scelto: dirigente della Ragioneria e nel 1999 arrestato per tangenti, credo poi scagionato) il capo dell’ufficio studi di Bankitalia Giancarlo Morcaldo, già fedelissimo dell’ex governatore Antonio Fazio, e Federica Collaretti, componente della direzione nazionale della Dc di Rotondi, autrice anche di articoli sulla Discussione, organo del partito.
Memorabile l’incipit del pezzo che gli è stato pubblicato a febbraio del 2008: «A nostro avviso il Presidente Berlusconi ha chiuso splendidamente il quadro per affrontare la competizione elettorale nazionale. Abbiamo fondate certezze che sono state individuate le richieste del corpo elettorale e che il Pdl saprà rispondere adeguatamente ai problemi del Paese». Ma a che serve questo Comitato? L’organismo è stato istituito una decina d’anni fa con un ruolo di consulenza di palazzo Chigi e dovrebbe svolgere, testualmente, «attività di supporto al Presidente del Consiglio dei Ministri o al Ministro da lui delegato, al fine di assicurare la coerenza tra il programma di Governo e la pianificazione strategica dei Ministeri in relazione alle funzioni di direzione della politica generale e di mantenimento dell’unità d’indirizzo politico ed amministrativo del Governo». Non soltanto. Il Comitato presieduto da Cirino Pomicino, a cui non mancherà l’occasione per mettere a frutto l’esperienza accumulata come ministro della Funzione pubblica, deve anche promuovere «l’utilizzo di metodologie e strumenti comuni per la pianificazione strategica delle amministrazioni dello Stato, la circolazione di informazioni e documenti e il confronto di buone prassi; elaborare metodologie e strumenti per assicurare e migliorare il collegamento fra gli obiettivi strategici e l’allocazione e l’uso delle risorse nelle amministrazioni; elaborare proposte per la progressiva integrazione tra il processo di formazione del bilancio e il processo di pianificazione strategica delle amministrazioni». Dulcis in fundo, «formulare anche su richiesta del Presidente del Consiglio dei Ministri, valutazioni specifiche di politiche pubbliche o programmi e amministrazioni dello Stato».
In pratica, a Luisa Torchia era stato affidato l’incarico di coordinare i servizi di controllo interno dei ministeri.
Una roba mica da ridere, naturalmente se tutto questo fosse una cosa seria.
Che dite continuo a studiare o per fare carriera devo sporcare la mia fedina penale?

sabato 15 novembre 2008

Le bugie di Brunetta

Fantastico articolo del giudice Lima su il ministro Brunetta. Leggete attentamente perché le stesse valutazioni per le soluzioni della Giustizia valgono per i provvedimenti sulla Pubblica Amministrazione.

http://toghe.blogspot.com/2008/11/le-imposture-di-brunetta.html

PS: penso di non aver mai visto un pessimo ministro come questo, quasi quasi ci fa rimpiangere.......

sabato 8 novembre 2008

una vacanza a Vulcano

Non ho mai fatto nessun tipo di pubblicità sui miei blog ma in questo caso faccio un'eccezione per una persona che se lo merita veramente. Mia cugina Antonia mi ha chiesto di segnalare ai miei amici della possibilità di passare dei giorni fantastici in affitto nel suo appartamento a sull'isola di Vulcano:
Vulcano

Vulcano: se il paradiso esiste si chiama VULCANO situata a pochi chilometri di da Milazzo e da Lipari, circondata da un mare smeraldo, è un’isola delle Eolie , dolce per i profumi ed i colori tipici della Sicilia e selvaggia per la presenza del Vulcano ancora oggi attivo:
Paradiso nel paradiso al centro dell’isola sorge il villaggio “LENTIA” , con la sua piscina di acque termali, la scogliera con accesso al mare e le case dall’architettura tipica delle Eolie.
Il villaggio offre completamente gratis dal 15 giugno al 15 settembre i seguenti servizi:
- Servizio navetta da e per il porto di attracco navi/traghetti ed aliscafi ogni ora.
- Servizio navetta da e per la scogliera, distante dal centro del villaggio circa un Km ogni ora
- Servizio piscina: docce, sedie, lettini, ombrelloni

A pagamento :
- Su consumazione servizio bar
- Su prenotazione prenotazione di pasti
- Su richiesta biancheria per la casa e per il bagno € 35,00

In tale incantevole cornice si offrono soggiorni settimanali (da sabato arrivo ore 16,00 partenza ore 10,00) in bilocale (2 posti letto+ 2 posti divano letto) e in trilocale (6 posti letto+ 2 posti divano letto), accessoriati di abbondanti stoviglie, pentole, ferro da stiro, asciugacapelli, aria condizionata e sdraio e lettini per i terrazzi, entrambi con scorcio panoramico sul mare

Per prenotazioni e/o ulteriori informazioni Contattare: 3487711412

venerdì 7 novembre 2008

Er cazzaro di Arcore


Favoloso insieme di articoli sulle gaffe del primo ministro italiano.



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giovedì 6 novembre 2008

turisti per caso, Enit per caos

Le spese facili e i lussi discutibili di un ente da 50 milioni all’anno – il presidente marzotto per ora ha avanzato una richiesta morigerata: 90 euro per l’abbonamento a Dagospia… -


Marco Lillo per L'espresso, in edicola domani

La casta Brunetta



Il ministro castiga fannulloni ha chiesto alla prefettura di Venezia di mettergli a disposizione un ufficio di rappresentanza stabile quando è in Laguna. Peccato, però, che la il capoluogo veneto sia anche il suo collegio elettorale.


leggi l'articolo pubblicato dal sito espresso.it

Piazza Navona

venerdì 31 ottobre 2008

brunetta e l'ometto

Ricevo e pubblico

caro Brunetta sono un dipendente pubblico,
voglio ringraziare i tuoi colleghi politici che ci hanno insegnato a fare i fannulloni in cambio di voti per mandarli a fare niente se non i fatti loro.
Tu che provieni dall'area socialista dovresti saperlo questo. Negli anni 80 con una tessera del PSI in tasca potevi scegliere il posto alla ASL , al Ministero, al Comune, in Provincia.
Anche un'altro "ometto" sa molto bene come era facile fare l'imprenditore in epoca craxiana.
Ora fate invece i moralisti, tu mi parli di fannulloni quando prendi uno stipendio da docente universitario ma il docente non lo fai, l'ometto vuole invece riformare cominciando dai magistrati perchè sono rimasti gli unici che lo possono controllare nei suoi affari.
Comunque trasportati da questa euforia del popolino ( contento di non avere puttane per strada , di mettere i grembiulini ai figli, di vedere Ronaldinho) fate bene a spadroneggiare e allora continuate a
- proteggere gli autonomi e liberi professionisti che non ti fanno una fattura neanche se ti metti in ginocchio
-a dire che professori e bidelli sono troppi
-a togliere l'ICI così i comuni aumentano la bolletta dell'immondizia , la retta dell'asilo nido e via discorrendo)
- a rinnovare i contratti come vi pare
- a mandare a casa i precari che magari hanno un mutuo da pagare o bambini da sfamare
- a ridurre gli stipendi quando uno ha la sfiga di ammalarsi
Non sono mai stato orgoglioso di fare il fannullone come adesso. Il lavoro più faticoso che faccio è timbrare l'entrata alla mattina e l'uscita il pomeriggio.
Finchè ci saranno i commercianti, gli autonomi e liberi professionisti che continuano a dichiarare un quarto del loro reddito e finchè ci sarete voi a far finta di non vedere sarò ogni giorno sempre più orgoglioso di servire lo Stato facendo poco che niente.
Una cosa ve la raccomando fate schiattare gli operai e tutti quelli che non arrivano a fine mese perchè sono loro che vi hanno votato in massa .

mercoledì 29 ottobre 2008

Referendum contro la riforma Gelmini e 10 proposte per l'università

Lettera di W.Veltroni su Facebook:
Cari amici oggi il decreto Gelmini è diventato legge, il PD assieme al mono della scuola,dell'università alle famiglie e alle altre forze politiche di opposizione raccoglierà le firme per il referendum abrogativo di una riforma fatta solo di tagli. L'università è sempre più penalizzata dal Governo, per questo abbiamo presentato 10 proposte per cambiare le nostre università; le trovate sul sito del PD a questo link:
Ma un contro proposta no. A mio parere una opposizione seria dovrebbe proporre qualcosa prima di dire di no!
Così non va

lunedì 27 ottobre 2008

Vergogna!!

Intervista a Francesco Cossiga. Presidente emerito della Repubblica Italiana e senatore a vita.
"Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perchè pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito... Lasciarli fare (gli universitari, ndr). Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di Polizia e Carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì... questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio".

La scuola dei tagli senza un progetto

giovedì 23 ottobre 2008

Facebook


Da pochi giorni mi sono iscritto su Facebook dopo l'insistenza di mia sorella. E' divertente anche se puoi rischiare di essere travolto da migliaia di informazioni.

Infatti oggi è stato pubblicato sul corriere.it un interessante articolo sulla Facebookmania...

..una passione in rapido aumento anche in Italia: gli ultimi dati parlano di 1 milione 369 mila utenti italiani (su 132 milioni nel mondo).

«E' una febbre che contagiato in particolare la fascia tra i 30 e i 40 anni, e non a caso: questo mondo virtuale è infatti vissuto come un antidoto al senso di vuoto e alla solitudine, che in questa fase della vita, fitta di bilanci, contagia anche i cosiddetti vincenti» commenta Paola Vinciguerra, presidente di Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico) e direttore dell'Uiap (Unità operativa attacchi di panico) alla Clinica Paideia di Roma.
.........finiamo per ricercare quelli che sono sentiti come «rapporti veri: i compagni di scuola, gli amici di tante estati al mare, i ragazzi del cortile. Quelli a cui davamo e ricevevamo sostegno e comprensione sinceri. Oggi nel mondo reale recitiamo un po' tutti - avverte la Vinciguerra - ma in passato non era così».

«Facebook permette a tante persone di pensare di essere importanti, solo perchè hanno decine e decine di amici virtualì, ma purtroppo si tratta spesso solo di una colossale illusione», sostiene Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta, docente di psichiatria dell'Università Gregoriana di Roma.


...............secondo gli esperti, l'identikit dei popolo di Internet contagiato dalla Facebookmania.
1) I nostalgici: Si emozionano alla vista delle foto dei compagni di classe delle medie o del liceo. Cercano gli amici del passato per vedere come sono invecchiati, e commentano i bei tempi andati. Una nostalgia per i vecchi tempi che, di fatto, è un rimpianto per i rapporti veri e perduti, per un'infanzia e un'adolescenza ormai lontana e mitizzata.
2) I latin lover virtuali : Dichiaratamente a caccia di nuovi potenziali partner, ma anche di ex piacenti e disponibili. Spesso celano una relazione (se l'hanno) e rimpinzano il proprio profilo e gli album con foto sexy o interessanti, a volte ritoccate. In genere accumulano decine e decine di amici dell'altro sesso, con i quali fanno i misteriosi. «Ma alla fine si tratta di persone sole o profondamente infelici con il partner, che ricorrono a cumuli di banalità narcisistiche per rendersi interessanti», spiega Cantelmi.
3) I cuori infranti: Prostrati dall'ultima relazione, in corso o finita, sono a caccia degli antichi amori, mitizzano i ricordi. Hanno l'impressione di essersi persi per strada qualcosa di vero. «In questo caso l'insoddisfazione e la solitudine vanno a braccetto - spiega la Vinciguerra - e si cerca di darsi un'altra chance» grazie alla rete.
4) Gli insoddisfatti: Infelici anche se hanno una famiglia e dei figli, spesso sono donne. Non trovano spazio per il sogno, il romanticismo e quel pizzico di avventura, che finiscono per cercare su Facebook.
5) Quelli della pubblicità: Sono più o meno famosi, politici, campioni dello sport, attori. Ricorrono a Facebook in modo strumentale, per farsi mega-spot gratuiti.
6) Quelli con l'ater ego: Dai 400 burloni che si sono presentati nei panni del calciatore Francesco Totti, ai tanti Giulio Cesare o Maria Antonietta, a quelli che pubblicano foto diverse o ritoccano la descrizione vantando titoli ed esperienze di fantasia. Soli e in cerca di contatti, si mettono una maschera per ottenere attenzioni e credibilità nel mondo virtuale.

mercoledì 22 ottobre 2008

Parole sante

Massimo D'Alema critica i provvedimenti del ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. definendola «una virulenta campagna contro tutto ciò che è pubblico, dalle università ai dipendenti pubblici, che è una campagna qualunquista che rischia di fare di ogni erba un fascio e di colpire servizi essenziali».

martedì 21 ottobre 2008

O mio Dio!

lunedì 20 ottobre 2008

Petizione per salvare la scuola

Ciao a tutti,
gira ormai da parecchi giorni una bozza di petizione popolare contro la riforma della scuola che il Governo sta attuando utilizzando principalmente la forma del decreto legge.
Martedì il Senato dovrà votare sulla conversione del DL 137/2008 su cui ha posto la fiducia. Negli ultimi giorni sono state inviate numerose mail di protesta al Quirinale che ha risposto di non avere il potere di bloccare l'attuazione della legge, essendo tale potere del solo Parlamento. La Camera dei Deputati ha già approvato la conversione in legge e martedì 21 voterà il Senato.
Vi propongo quindi di inviare le nostre osservazioni su tale riforma direttamente ai senatori che dovranno votare la conversione del decreto e vi indico in calce i vari indirizzi mail.
Naturalmente si tratta di una mera bozza che potrete cestinare o modificare come meglio credete.
presidenti dei gruppi parlamentari:
commissione permanente istruzione pubblica e beni culturali
diana.defeo@senato.it
Petizione:
Io sottoscritta/o ...... nata/o a .......... il ......... e residente a ...................in Via/Piazza................... , c.a.p.......... , e-mail ...................codice fiscale................ , documento di identità n....................
VISTO
• Il DL 137/2008, inerente “Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università” che recita: “Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di attivare percorsi di istruzione di insegnamenti relativi alla cultura della legalità ed al rispetto dei principi costituzionali, (…) adeguare la normativa regolamentare all’introduzione dell’insegnante unico nella scuola primaria (…)”
• Il disegno di legge 953 presentato il 12 maggio 2008 inerente “Norme per l’autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti”
CONSIDERATO
• Che il DL 137 ha introdotto disposizioni urgenti in materia di istruzione e università senza avere alcun progetto educativo pedagogico sottostante.
• Che il DL 137 avendo la forma del decreto legge, su cui è stata apposta la fiducia, ha eluso il dibattito parlamentare ed un qualsivoglia confronto con la scuola reale e con chi la rappresenta.
• Che il DL 137 introducendo l’insegnante unico nella scuola primaria (art. 4) con la riduzione dell’orario scolastico a 24 ore settimanali ha vanificato di fatto, aldilà di ogni dichiarazione verbale, il tempo pieno e rende impossibile l’espletamento dell’attuale programma didattico che, anche in caso di orario modulare, prevede un minimo di 30 ore settimanali.
• Che la riduzione dell’orario scolastico a 24 ore settimanali e l’introduzione del maestro unico rendono inoltre impossibile la suddivisione delle materie disciplinari tra i diversi docenti, con conseguente evidente impoverimento dell’offerta formativa, rendono impossibile la didattica del recupero e trasformano, di fatto, la scuola in una alfabetizzazione strumentale di base (leggere, scrivere, far di conto).
• Che le indagini nazionali (INVALSI) e internazionali (IEA-PIRLS) testimoniano della qualità ed eccellenza della scuola primaria italiana che si posiziona, sino ad oggi, ai primi posti delle graduatorie internazionali mentre il modello proposto nel decreto legge rinuncia alla sfida della modernità (dove sono andate a finire le “tre i”?) ripiegando su una visione superata dell’istruzione.
• Che il Disegno di Legge 943/2008 mira a trasformare le scuole da Istituzioni Scolastiche a Fondazioni (art. 2), con Consigli di Amministrazione che “nei limiti delle disponibilità di bilancio(..)hanno compiti di indirizzo generale dell’attività di istruzione scolastica” (art.5).
• Che il Disegno di Legge 943/2008 trasforma l’offerta formativa da nazionale a regionale “ogni singola regione e provincia autonoma attribuisce le risorse finanziarie pubbliche disponibili alle istituzioni scolastiche accreditate” (art. 11) ponendo fine alla scuola che opera secondo indirizzi unitari su tutto il territorio nazionale formando la cittadinanza italiana;
• Che lo Stato ha il dovere costituzionale di garantire a tutti parità di accesso alla scuola.
• Che l’educazione resta un diritto universale e lo Stato deve garantire diritti per loro stessa natura uguali per tutti.
• Che è improprio che uno Stato affermi che le famiglie debbano poter scegliere la scuola migliore e scartare quella peggiore asserendo che la concorrenza possa risolvere le carenze della scuola poiché è lo Stato stesso che deve garantire una scuola buona per tutti selezionando il personale adeguato e fornendo strutture adeguate a tutte le scuole del territorio nazionale.
• Che la ricchezza di una nazione dipende fondamentalmente dai suoi fattori produttivi tra i quali il Capitale Umano (ovvero, la dotazione culturale, sociale ed intellettuale degli individui ) ne costituisce il fondamento e che una nazione che non solo non promuove il capitale umano ma lo destituisce, è una nazione che sta ipotecando il suo futuro.
• Che è del tutto discriminatorio ed incostituzionale, oltre che miope, prevedere delle classi separate per i bambini extracomunitari, classi che se attuate avranno l’unico inevitabile effetto di rendere ancora più lenta e difficile l’integrazione degli stranieri in Italia.
CHIEDO
che non sia convertito in legge il DL 137/2008 che reintroduce l’insegnante unico nella scuola primaria e dunque rimanga in vita la suddivisione delle materie disciplinari tra i diversi docenti, l’orario di 30 ore settimanali per il tempo modulare ed il tempo pieno di 40 ore settimanali stabilito secondo gli indirizzi della legge 820 del 1971 in base alla quale il tempo pieno è un modello educativo unitario e coerente e non un dopo scuola e che, in sede di discussione del Disegno di Legge 943/2008, si apra un vero dibattito parlamentare con tutte le parti interessate affinché la scuola rimanga pubblica ed i programmi scolastici siano unitari su tutto il territorio nazionale perché il diritto allo studio non sia posto alla pari di una qualunque voce di bilancio ma sia ad esso data la priorità che gli appartiene quale pietra fondante per lo sviluppo, la crescita ed il benessere del nostro paese e dei suoi cittadini.
Firma
Cittadino Italiano

domenica 19 ottobre 2008

L'inceneritore in Puglia

Da Beppegrillo.it
Una buona notizia: a Modugno, vicino a Bari, è stato sequestrato l'inceneritore della Marcegaglia anche grazie a un esposto dei ragazzi del Meetup Bari 2.
Alcune autorizzazioni, rilasciante dal Comune di Modugno e dalla Regione Puglia, sono considerate illegittime, altre, invece, non sono mai state richieste. Eppure i lavori per la realizzazione del termovalorizzatore, alla zona industriale di Modugno, erano già cominciati. Da ieri mattina però le ruspe sono ferme. L´area dove doveva sorgere la struttura, un impianto per la produzione di energia attraverso il trattamento dei rifiuti, è sequestrata.
E' una grande vittoria per la salute dei pugliesi. Una sconfitta per i politici e per i confindustriali assistiti dallo Stato.
In materia di ambiente ognuno ha i ministri che si merita, ma noi abbiamo esagerato. Due dichiarazioni da far gelare il sangue a Dracula:
- Stefania Prestigiacomo, ministro dell'Ambiente: "Stiamo andando malissimo su Kyoto. Abbiamo un trend di crescita delle emissioni del 13% invece di una diminuzione del 6,5%. ma anche qui... ha senso che ci si faccia carico noi dell'inquinamento del mondo quando a sfilarsi da Kyoto sono stati Paesi come gli Stati Uniti...?"
- Renato Brunetta, ministro per la PA e l'Innovazione, sulla riduzione delle emissioni inquinanti: "L'Europa ha poco da bacchettare perché 20-20-20 (20% in più di efficienza energetica, 20% in meno di emissioni inquinanti e il 20% di energia tratta da fonti rinnovabili entro il 2020) è una follia. Per le imprese e per i Paesi... è una follia soprattutto per un Paese manifatturiero come l'Italia che ha un'intensità e una densità di imprese superiore alla media europea perché il nostro Paese trarrebbe svantaggi". Ma ha poi ha aggiunto, rassicurante: " Noi vogliamo un ambiente pulito. Vogliamo controlli di tipo ambientale che non uccidano le nostre imprese e le nostre famiglie".
estratti da

sabato 18 ottobre 2008

Il caffé

Nel mondo




In Italia

mercoledì 15 ottobre 2008

L'incertezza della pena

In questi giorni sono state pubblicate le notizie relative alle libertà anticipate di Mambro e Maso e della mancata estradizione di Petrella.
Tre casi diversi ma accomunati da una comune linea sottile: l'incertezza della pena che esiste in Italia.
Francesca Mambro condannata all'ergastolo per la strage (STRAGE) di Bologna esce in libertà condizionale in quanto per i giudici si è ravveduta;
Pietro Maso condannato a 30 per l'omicidio dei genitori è in semilibertà;
Marina Petrella condannata all'ergastolo per per l'omicidio di un agente di polizia, per tentato sequestro e tentato omicidio, sequestro di un magistrato, per rapina a mano armata e vari attentati, non può essere estradata per il veto del presidente della Repubblica francese.
Loro avranno un'altra chance ma le loro vittime?
Ogni volta che leggo una notizia simile penso ai figli delle vittime che, per colpa di IMBECILLI e VIGLIACCHI individui , non hanno mai potuto godere dell'affetto dei loro cari.
Mi vergogno e, anche se non ha nessun valore, sarò sempre e per tutta la vita vicino a loro.

martedì 14 ottobre 2008

Conto arancio



Con l'attuale crisi di credibilità le banche cercano in qualsiasi modo di accaparrarsi i nostri risparmi.

Oggi mi è arrivato il messaggio di posta elettronica di Ingdirect:
Avere Conto Arancio da' sempre buoni frutti!

Fai scoprire ai tuoi amici il modo di risparmiare semplice e sicuro: Conto Arancio, il conto di deposito che fa dormire sonni tranquilli a piu' di un milione di italiani.

Presentaci un amico, subito per te 50 euro di buoni carburante.
1 amico = 50 € di buoni carburante
E se ce ne presenti 2:2 amici = 100 € di buoni carburante
Con i piu' cordiali saluti
ING DIRECT N.V.
Succursale Italiana

La Galbani



Avevo già dedicato un post a questa vicenda del formaggio avariato ma sul sito di Repubblica è stato pubblicato un articolo riguardante una delle aziende più famose in Italia: la Galbani.

Sono molto sensibile all'argomento visto che spesso compriamo i prodotti di questa nota azienda per i nostri bambini.

Adesso a scrivere una nuova pagina nello scandalo dei formaggi "scaduti, bonificati e reimmessi sulle tavole degli ignari consumatori" (dalle carte dell'inchiesta), ci pensano gli stessi dipendenti delle aziende. Accade a Perugia, dove alcuni lavoratori - venditori e addetti allo stoccaggio - hanno presentato un esposto in procura contro la Galbani, denunciando di essere "stati obbligati, per anni, dai capi del personale, a vendere merce con la data di scadenza contraffatta".

A disposizione dei magistrati ci sono documenti, fotografie e registrazioni audio piuttosto esplicite. Nella denuncia si fa riferimento a grossi quantitativi di prodotti piazzati sul mercato dopo provvidenziali lifting nel deposito perugino dell'azienda. Da lì - stando al dossier ora al vaglio degli investigatori - dal 2000 in poi sarebbero partite tonnellate di formaggi e salumi "tenuti in vita".

Il marchio Galbani è già coinvolto nell'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Cremona e Piacenza. Compare tra i principali fornitori della Tradel, una delle aziende "riciclone" che tra Lombardia e Emilia Romagna acquistavano formaggio scaduto o avariato e lo "bonificavano" mischiandolo a prodotto fresco.

Precise responsabilità, in quel caso, sono emerse a carico di alcuni impiegati degli stabilimenti Galbani di Certosa di Giussago e Corteolona (Pavia). Decine di tonnellate di merce qualificata come "residui di produzione lattiero casearia per trasformazione a uso alimentare" erano in realtà costituite da croste di gorgonzola ad uso zootecnico e cagliate scadute. Egidio Galbani Spa produce i formaggi Bel Paese, Certosa, Santa Lucia e Galbanino.

I lavoratori riferiscono - prove alla mano - al direttore del personale. È il 14 novembre del 2005. L'incontro avviene in un hotel di Perugia. "C'è da vergognarsi", "i capi sanno tutto", "se vengono fuori queste cose, l'azienda chiude domani". Di fronte all'outing degli addetti, il dirigente promette interventi immediati, ma allo stesso tempo li dissuade dall'intraprendere eventuali azioni di denuncia.

Finisce tutto nel dossier presentato in Procura. Viene in mente il rassicurante motto dell'azienda ("Galbani vuol dire fiducia").


Vergogna