mercoledì 7 gennaio 2009
Rignano e la Procura di Tivoli
mercoledì 24 dicembre 2008
Il TG1
Per calcolare lo stato della libertà d’informazione in Italia, c’è un’ottima unità di misura: lo spazio dedicato dalla stampa e dai tg nazionali al processo in corso a Palermo a carico dell’ex capo del Ros e poi del Sismi, generale Mario Mori, e del suo vice, col. Mario Obinu, per favoreggiamento alla mafia a causa della mancata cattura di Bernardo Provenzano nel 1995.
Una cosina da niente. Nemmeno una riga, una parola sulle udienze che si susseguono da metà luglio. In aula non si vede quasi mai un cronista e non è mai entrata una sola telecamera. Una delle rare eccezioni è Lirio Abbate, il valoroso giornalista dell’Ansa che vive sotto scorta per le minacce mafiose dopo aver scritto “I complici” con Peter Gomez.
Mercoledì ha firmato tre lanci d’agenzia sulla lunga deposizione del primo testimone d’accusa: il generale Michele Riccio, anche lui ex del Ros, che accusa Mori e Obinu di avergli impedito di catturare Provenzano 13 anni fa in un casolare di Mezzojuso indicato dal mafioso suo confidente Luigi Ilardo, poi assassinato da Cosa Nostra subito dopo aver accettato di collaborare con la giustizia. Quella sera e nei giorni seguenti nessun giornale né tg nazionale ha ripreso la notizia.
LEGGI L'ARTICOLO di Marco Travaglio
venerdì 12 dicembre 2008
La guerra tra procure

giovedì 4 dicembre 2008
Mani Pulite ha tolto la libertà ai magistrati

mercoledì 15 ottobre 2008
L'incertezza della pena
sabato 4 ottobre 2008
Perchè il lodo Alfano è incostituzionale
giovedì 25 settembre 2008
Il dietrofront di Alfano

Tutto resta come prima. Abbiamo scherzato. Non solo non si farà quest`anno, ma neppure nel 2009. Non si farà mai. Le pressioni della potentissima lobby degli avvocati, che tutto vogliono tranne che lavorare 15 giorni in più, hanno avuto la meglio. E non è affatto detto che anche i magistrati non ci abbiano messo lo zampino.
Non basta. L`articolo 62 sparisce addirittura per un emendamento del governo. Nessuno se ne accorge. La polemica non esplode. La sinistra s`arrabbia per il filtro ai processi in Cassazione, tre giudici anziché cinque, che decidono se un ricorso è ammissibile o meno senza che siano presenti i difensori, proprio come avviene già oggi.
Ma le lobby vinsero anche su di lui. Ferie confermate e tribunali chiusi per ferie ben lunghe, dal primo agosto al 15 settembre."
giovedì 18 settembre 2008
Ma che fine hanno fatto la Forleo e De Magistris?

sabato 13 settembre 2008
Casta canta
martedì 12 agosto 2008
“Ecco la cupola”. L’ultimo affondo di De Magistris.
Tra i 33 indagati politici e carabinieri.
giovedì 31 luglio 2008
Il cuore profondo delle inchieste di Luigi De Magistris
di Antonio Massari (Giornalista)
da La Stampa del 27 luglio 2008
domenica 27 luglio 2008
Lettera al presidente del Senato
l'Unità, 26 luglio 2008
giovedì 3 luglio 2008
Regime e propaganda
mercoledì 2 luglio 2008
il parere del csm sul decreto sicurezza
venerdì 20 giugno 2008
Le menzogne di Stato
mercoledì 18 giugno 2008
La lettera di Berlusconi e il processo Mills
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Caro Presidente,come Le è noto stamane i relatori Senatori Berselli e Vizzini, hanno presentato al cosiddetto “decreto sicurezza” un emendamento volto a stabilire criteri di priorità per la trattazione dei processi più urgenti e che destano particolare allarme sociale.In tale emendamento si statuisce la assoluta necessità di offrire priorità di trattazione da parte dell’Autorità Giudiziaria ai reati più recenti, anche in relazione alle modifiche operate in tema di giudizio direttissimo e di giudizio immediato.
“Nella vita di ogni popolo democratico, vi è un passaggio assai pericoloso ...”
martedì 17 giugno 2008
Il vero volto di Berlusconi
Il caso Mills
Il caso emerse per via di una lettera, anche quella del febbraio del 2004, consegnata da Mills al fiscalista inglese Bob Drennan. Nella missiva l’avvocato spiegava che le persone vicine a Berlusconi sapevano bene che se avesse testimoniato correttamente, senza bugie e reticenze, avrebbe gettato il cavaliere in guai molto molto seri. Mills si rivolse al fiscalista perché spaventato dall’incerto trattamento fiscale inglese sui 600.000 dollari ricevuti, tassabili se dichiarati come compenso professionale, esentasse se fatti passare come donazione o regalo.