giovedì 25 settembre 2008

Il dietrofront di Alfano

Chi aveva dei dubbi sull'indipendenza dell'attuale ministro della giustizia non può che avere conferma dall'ennesimo dietrofont di Angelino Alfano.

Prima dell'estate, esattamente il 19 giugno scorso, il Guardasigilli, seduto accanto al collega dell'Economia Giulio Tremonti, nella saletta delle conferenze stampa di palazzo Chigi dichiarava «Già a partire da quest`anno ridurremo di un terzo la sospensione feriale dei termini processuali: le vacanze nei tribunali inizieranno, come sempre, il primo agosto, ma finiranno i1 31 del mese, e non più il 15 settembre».

Ma su Repubblica di oggi ci raccontano "che Alfano avrebbe voluto mettere la sua norma nella parte della manovra economica approvata per decreto ma qualche amico del Cavaliere gli fece notare che così rischiavano di essere accelerati anche i processi milanesi del premier che invece si stava facendo di tutto per rallentare e poi bloccare definitivamente col lodo Alfano.

Il ministro dovette fare buon viso a cattiva sorte e la norma, sotto la stampigliatura «articolo 62 - sospensione dei termini processuali nel periodo finale» finì nel collegato alla Finanziaria destinato al normale iter del decreto legge.

Ma che succede adesso? Sorpresa delle sorprese.

L`articolo 62 sparisce. Cancellato. Soppresso. Svanito nel nulla. Evaporato. Niente articolo e niente accorciamento delle ferie.
Tutto resta come prima. Abbiamo scherzato. Non solo non si farà quest`anno, ma neppure nel 2009. Non si farà mai. Le pressioni della potentissima lobby degli avvocati, che tutto vogliono tranne che lavorare 15 giorni in più, hanno avuto la meglio. E non è affatto detto che anche i magistrati non ci abbiano messo lo zampino.
Non basta. L`articolo 62 sparisce addirittura per un emendamento del governo. Nessuno se ne accorge. La polemica non esplode. La sinistra s`arrabbia per il filtro ai processi in Cassazione, tre giudici anziché cinque, che decidono se un ricorso è ammissibile o meno senza che siano presenti i difensori, proprio come avviene già oggi.

Li c`è la contestazione, li il Pd, col ministro ombra della Giustizia Lanfranco Tenaglia, parla di riforma «semplice aspirina» per un malato grave come il processo civile e con Donatella Ferranti chiede lo stralcio perché «c`è il rischio di un quarto grado di giudizio». E l`efficienza? E lavorare 15 giorni in più? E, visto che si sta all`opposizione, mettere in mora Alfano per i suoi annunci che si risolvono in nulla? Niente. Silenzio. Era una bella scommessa. La fece pure l`ex Guardasigilli Clemente Mastella.
Ma le lobby vinsero anche su di lui. Ferie confermate e tribunali chiusi per ferie ben lunghe, dal primo agosto al 15 settembre."
Ma qualcuno lo chiederà al Ministro Alfano dove è finita la sua coerenza e la sua dignità? Oppure non c'è bisogno di chiederlo perché già conosciamo la risposta?

Ovviamente la domanda è estesa al ministro ombra!

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