mercoledì 24 settembre 2008

Tempo di pidocchi

Questo è, ahimè, periodo di pidocchi e chi ha bambini in età scolare ne conosce bene i fastidi.

Al fine di conoscere le modalità per affrontare la pediculosi ho trovato un vademecum veramente interessante sui siti di una asl ligure e su quello di una asl piemontese.

Cosa sono i pidocchi?
I pidocchi del capillizio (pediculus capitis) sono dei piccoli insetti parassiti che si sono adattati a vivere principalmente sui capelli dell'uomo. Si nutrono di sangue una o più volte al giorno e non possono sopravvivere più di 1-3 giorni al di fuori dell'ospite. Non sono in grado di volare o saltare e pertanto non si allontanano dal loro habitat naturale.

Come faccio a sapere se mio figlio ha i pidocchi?
Difficilmente si trovano i pidocchi. La diagnosi si basa sulla scoperta delle lendini, che sono le uova deposte dalla femmina. Si debbono ricercare soprattutto nelle regioni retroauricolare e occipitale.

Come faccio a distinguere le lendini dalla forfora?
Se sospetto che su di un capello sia attaccata una lendine, lo faccio scorrere tra le dita: la forfora viene via, la lendine no perché è cementata al pelo da una resina prodotta dal pidocchio.

Come si manifestano?
Il prurito è il sintomo soggettivo che porta alla scoperta della pediculosi. Dapprima localizzato al cuoio capelluto, tende poi a diffondersi alla nuca ed alla parte alta del dorso. Non è indicativo dell'inizio dell'infestazione in quanto esso rappresenta un fenomeno reattivo di natura allergica al pidocchio e quindi non è presente nelle prime settimane di malattia.

Come faccio a sapere da quanto è presente la pediculosi?
Le lendini vengono deposte alla base dei capelli. Sapendo che il capello cresce 0.3-0.4 mm al giorno, misurando la distanza della lendine dalla cute del cuoio capelluto ottengo la risposta. Se per esempio una lendine si trova ad un cm di distanza, essa è stata deposta circa 25 giorni prima. Sapendo peraltro che la schiusa delle uova avviene in genere dopo 7-10 giorni dalla deposizione, viene di conseguenza che lendini che distano più di 1.2 cm dal cuoio capelluto possono ritenersi disabitate.

Mio figlio ha i pidocchi. Io no. Devo fare qualche trattamento per prevenire l'infestazione?
No, benché chiunque viva con una persona affetta da pediculosi possa prendere i pidocchi. E' importante il controllo dei capelli ogni 2-3 giorni e sottoporsi al trattamento solo se si scoprono parassiti o lendini.

Come debbo comportarmi in casa, visto che mio figlio ha i pidocchi?
I pidocchi non sopravvivono a lungo lontano dall'uomo. Per evitare reinfestazioni seguire queste regole:
1. Per eliminare pidocchi e uova, lavare in lavatrice tutti gli indumenti lavabili (ricordarsi i pigiami), le lenzuola e le federe che le persone infestate hanno toccato nei due giorni precedenti il trattamento. Usare il ciclo ad acqua calda (130°F), e stirare col ferro a vapore.
2. Usare il lavaggio a secco per ciò che non può essere lavato (cappotti, berretti, sciarpe, ecc.).
3. I vestiti, gli animali di peluche, ecc. che non possono essere lavati in lavatrice o a secco devono essere messi in un sacco di plastica, da riaprirsi dopo due settimane.
4. Pettini e spazzole devono essere lasciati in una soluzione di shampoo antiparassitario per un'ora oppure lavati con sapone e acqua calda (130°F).
5. Sui pavimenti, i mobili, in automobile passare l'aspiratore.
Come curare la pediculosi del capillizio?
Premessa scontata ma doverosa è che sia stata formulata correttamente la diagnosi. Bisogna ricordare inoltre che i prodotti contro i pidocchi sono insetticidi e pertanto vanno usati secondo precise modalità. I pidocchi vivono sul capello e scendono sul cuoio capelluto per nutrirsi di sangue. Pertanto i prodotti pediculocidi devono essere applicati accuratamente sui capelli e sul cuoio capelluto. Poiché le uova sono particolarmente resistenti ad alcuni trattamenti, è spesso richiesta una seconda applicazione 8-10 giorni dopo la prima per eliminare gli eventuali parassiti usciti dopo la schiusa delle lendini.

Come eliminare materialmente le lendini?
Usare un pettine a denti fitti immerso in acqua calda e aceto (la sostanza cementa le uova al pelo cede solo con acidi o alcali a caldo).

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