Come qualcuno dei miei lettori sa, mi sto preparando per un concorso e tra le altre mille cose sto studiando il controllo strategico nelle Pubbliche amministrazioni.
Tra gli organi competenti mi sono imbattuto nel Comitato tecnico-scientifico per il controllo strategico nelle amministrazioni dello Stato regolamentato con il DPR 12 dicembre 2006 n. 315.
Sembrerebbe un organo importantissimo e quale illustre personaggio è stato chiamato a presiedere questo comitato?
Paolo Cirino Pomicino !
Ma non è finita qui perché nel comitato è in buona compagnia.
In merito è interessante l'articolo del 13 ottobre di Sergio Rizzo che ho trovato in rete e riporto.
"Infatti, il ministro per l’attuazione del programma Gianfranco Rotondi, lo ha nominato presidente dopo aver spazzato via tutti quelli che erano stati messi lì, il 3 agosto del 2006, dal governo di Romano Prodi. A cominciare dal presidente: la professoressa Luisa Torchia, ordinario di giurisprudenza a Roma Tre, autrice di pubblicazioni con l’ex parlamentare di centrosinistra e giurista Franco Bassanini.
Insieme a Cirino Pomicino sono stati collocati in quel comitato Vincenzo Chianese (con il suo curriculum non poteva non essere scelto: dirigente della Ragioneria e nel 1999 arrestato per tangenti, credo poi scagionato) il capo dell’ufficio studi di Bankitalia Giancarlo Morcaldo, già fedelissimo dell’ex governatore Antonio Fazio, e Federica Collaretti, componente della direzione nazionale della Dc di Rotondi, autrice anche di articoli sulla Discussione, organo del partito.
Memorabile l’incipit del pezzo che gli è stato pubblicato a febbraio del 2008: «A nostro avviso il Presidente Berlusconi ha chiuso splendidamente il quadro per affrontare la competizione elettorale nazionale. Abbiamo fondate certezze che sono state individuate le richieste del corpo elettorale e che il Pdl saprà rispondere adeguatamente ai problemi del Paese». Ma a che serve questo Comitato? L’organismo è stato istituito una decina d’anni fa con un ruolo di consulenza di palazzo Chigi e dovrebbe svolgere, testualmente, «attività di supporto al Presidente del Consiglio dei Ministri o al Ministro da lui delegato, al fine di assicurare la coerenza tra il programma di Governo e la pianificazione strategica dei Ministeri in relazione alle funzioni di direzione della politica generale e di mantenimento dell’unità d’indirizzo politico ed amministrativo del Governo». Non soltanto. Il Comitato presieduto da Cirino Pomicino, a cui non mancherà l’occasione per mettere a frutto l’esperienza accumulata come ministro della Funzione pubblica, deve anche promuovere «l’utilizzo di metodologie e strumenti comuni per la pianificazione strategica delle amministrazioni dello Stato, la circolazione di informazioni e documenti e il confronto di buone prassi; elaborare metodologie e strumenti per assicurare e migliorare il collegamento fra gli obiettivi strategici e l’allocazione e l’uso delle risorse nelle amministrazioni; elaborare proposte per la progressiva integrazione tra il processo di formazione del bilancio e il processo di pianificazione strategica delle amministrazioni». Dulcis in fundo, «formulare anche su richiesta del Presidente del Consiglio dei Ministri, valutazioni specifiche di politiche pubbliche o programmi e amministrazioni dello Stato».
In pratica, a Luisa Torchia era stato affidato l’incarico di coordinare i servizi di controllo interno dei ministeri.
Una roba mica da ridere, naturalmente se tutto questo fosse una cosa seria.
Che dite continuo a studiare o per fare carriera devo sporcare la mia fedina penale?
Tra gli organi competenti mi sono imbattuto nel Comitato tecnico-scientifico per il controllo strategico nelle amministrazioni dello Stato regolamentato con il DPR 12 dicembre 2006 n. 315.
Sembrerebbe un organo importantissimo e quale illustre personaggio è stato chiamato a presiedere questo comitato?
Paolo Cirino Pomicino !
Ma non è finita qui perché nel comitato è in buona compagnia.
In merito è interessante l'articolo del 13 ottobre di Sergio Rizzo che ho trovato in rete e riporto.
"Infatti, il ministro per l’attuazione del programma Gianfranco Rotondi, lo ha nominato presidente dopo aver spazzato via tutti quelli che erano stati messi lì, il 3 agosto del 2006, dal governo di Romano Prodi. A cominciare dal presidente: la professoressa Luisa Torchia, ordinario di giurisprudenza a Roma Tre, autrice di pubblicazioni con l’ex parlamentare di centrosinistra e giurista Franco Bassanini.
Insieme a Cirino Pomicino sono stati collocati in quel comitato Vincenzo Chianese (con il suo curriculum non poteva non essere scelto: dirigente della Ragioneria e nel 1999 arrestato per tangenti, credo poi scagionato) il capo dell’ufficio studi di Bankitalia Giancarlo Morcaldo, già fedelissimo dell’ex governatore Antonio Fazio, e Federica Collaretti, componente della direzione nazionale della Dc di Rotondi, autrice anche di articoli sulla Discussione, organo del partito.
Memorabile l’incipit del pezzo che gli è stato pubblicato a febbraio del 2008: «A nostro avviso il Presidente Berlusconi ha chiuso splendidamente il quadro per affrontare la competizione elettorale nazionale. Abbiamo fondate certezze che sono state individuate le richieste del corpo elettorale e che il Pdl saprà rispondere adeguatamente ai problemi del Paese». Ma a che serve questo Comitato? L’organismo è stato istituito una decina d’anni fa con un ruolo di consulenza di palazzo Chigi e dovrebbe svolgere, testualmente, «attività di supporto al Presidente del Consiglio dei Ministri o al Ministro da lui delegato, al fine di assicurare la coerenza tra il programma di Governo e la pianificazione strategica dei Ministeri in relazione alle funzioni di direzione della politica generale e di mantenimento dell’unità d’indirizzo politico ed amministrativo del Governo». Non soltanto. Il Comitato presieduto da Cirino Pomicino, a cui non mancherà l’occasione per mettere a frutto l’esperienza accumulata come ministro della Funzione pubblica, deve anche promuovere «l’utilizzo di metodologie e strumenti comuni per la pianificazione strategica delle amministrazioni dello Stato, la circolazione di informazioni e documenti e il confronto di buone prassi; elaborare metodologie e strumenti per assicurare e migliorare il collegamento fra gli obiettivi strategici e l’allocazione e l’uso delle risorse nelle amministrazioni; elaborare proposte per la progressiva integrazione tra il processo di formazione del bilancio e il processo di pianificazione strategica delle amministrazioni». Dulcis in fundo, «formulare anche su richiesta del Presidente del Consiglio dei Ministri, valutazioni specifiche di politiche pubbliche o programmi e amministrazioni dello Stato».
In pratica, a Luisa Torchia era stato affidato l’incarico di coordinare i servizi di controllo interno dei ministeri.
Una roba mica da ridere, naturalmente se tutto questo fosse una cosa seria.
Che dite continuo a studiare o per fare carriera devo sporcare la mia fedina penale?
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