giovedì 23 ottobre 2008

Facebook


Da pochi giorni mi sono iscritto su Facebook dopo l'insistenza di mia sorella. E' divertente anche se puoi rischiare di essere travolto da migliaia di informazioni.

Infatti oggi è stato pubblicato sul corriere.it un interessante articolo sulla Facebookmania...

..una passione in rapido aumento anche in Italia: gli ultimi dati parlano di 1 milione 369 mila utenti italiani (su 132 milioni nel mondo).

«E' una febbre che contagiato in particolare la fascia tra i 30 e i 40 anni, e non a caso: questo mondo virtuale è infatti vissuto come un antidoto al senso di vuoto e alla solitudine, che in questa fase della vita, fitta di bilanci, contagia anche i cosiddetti vincenti» commenta Paola Vinciguerra, presidente di Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico) e direttore dell'Uiap (Unità operativa attacchi di panico) alla Clinica Paideia di Roma.
.........finiamo per ricercare quelli che sono sentiti come «rapporti veri: i compagni di scuola, gli amici di tante estati al mare, i ragazzi del cortile. Quelli a cui davamo e ricevevamo sostegno e comprensione sinceri. Oggi nel mondo reale recitiamo un po' tutti - avverte la Vinciguerra - ma in passato non era così».

«Facebook permette a tante persone di pensare di essere importanti, solo perchè hanno decine e decine di amici virtualì, ma purtroppo si tratta spesso solo di una colossale illusione», sostiene Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta, docente di psichiatria dell'Università Gregoriana di Roma.


...............secondo gli esperti, l'identikit dei popolo di Internet contagiato dalla Facebookmania.
1) I nostalgici: Si emozionano alla vista delle foto dei compagni di classe delle medie o del liceo. Cercano gli amici del passato per vedere come sono invecchiati, e commentano i bei tempi andati. Una nostalgia per i vecchi tempi che, di fatto, è un rimpianto per i rapporti veri e perduti, per un'infanzia e un'adolescenza ormai lontana e mitizzata.
2) I latin lover virtuali : Dichiaratamente a caccia di nuovi potenziali partner, ma anche di ex piacenti e disponibili. Spesso celano una relazione (se l'hanno) e rimpinzano il proprio profilo e gli album con foto sexy o interessanti, a volte ritoccate. In genere accumulano decine e decine di amici dell'altro sesso, con i quali fanno i misteriosi. «Ma alla fine si tratta di persone sole o profondamente infelici con il partner, che ricorrono a cumuli di banalità narcisistiche per rendersi interessanti», spiega Cantelmi.
3) I cuori infranti: Prostrati dall'ultima relazione, in corso o finita, sono a caccia degli antichi amori, mitizzano i ricordi. Hanno l'impressione di essersi persi per strada qualcosa di vero. «In questo caso l'insoddisfazione e la solitudine vanno a braccetto - spiega la Vinciguerra - e si cerca di darsi un'altra chance» grazie alla rete.
4) Gli insoddisfatti: Infelici anche se hanno una famiglia e dei figli, spesso sono donne. Non trovano spazio per il sogno, il romanticismo e quel pizzico di avventura, che finiscono per cercare su Facebook.
5) Quelli della pubblicità: Sono più o meno famosi, politici, campioni dello sport, attori. Ricorrono a Facebook in modo strumentale, per farsi mega-spot gratuiti.
6) Quelli con l'ater ego: Dai 400 burloni che si sono presentati nei panni del calciatore Francesco Totti, ai tanti Giulio Cesare o Maria Antonietta, a quelli che pubblicano foto diverse o ritoccano la descrizione vantando titoli ed esperienze di fantasia. Soli e in cerca di contatti, si mettono una maschera per ottenere attenzioni e credibilità nel mondo virtuale.

Nessun commento: