sabato 26 aprile 2008

Referendum di Beppe Grillo


Ieri sono andato a sottoscrivere i referendum proposti da Beppe Grillo: l'abolizione dell'ordine dei giornalisti, la cancellazione dei contributi pubblici all'editoria e l'eliminazione del Testo Unico Gasparri sulla radiotelevisione.
Non entro del merito in quanto i quesiti sono tutti condivisibili ma, nelle ultime settimane, si è pero' diffusa l'ombra della possibile invalidità della raccolta delle firme, in quanto, secondo alcune interpretazioni, in quest'annata di elezioni politiche, non sarebbero legalmente possibili la raccolta firme ed il loro successivo deposito secondo la tempistica promossa col V-Day.
Sulla questione, importantissima e delicata, le interpretazioni sono discordanti. Non esistono precedenti, le norme di legge presentano numerosi elementi chiave di grande ambiguità con conseguenze molto diverse a seconda delle diverse interpretazioni.
Per alcuni la raccolta delle firme sarebbe validissima, anche perché, in materia di garanzia dei diritti elettorali, occorre preferire le soluzioni estensive, ma l'unica accortezza sarà depositare le firme non prima del gennaio 2009 e di conseguenza non si potrà votare prima del 15 aprile 2010.
Opposta la valutazione di altri costituzionalisti per il quale sarebbe stato necessario posticipare la raccolta delle firme.
Radioradicale, oltre ad aver intervistato molti dei docenti, ha elaborato un vero e proprio studio sulla legittimità della raccolta firme promossa da Beppe Grillo.


Stando al testo, invero, la richiamata preclusione si riferisce al deposito non alla raccolta delle firme e, nel silenzio della legge, non è consentito all'interprete di estendere la fattispecie ostativa.
Si tratta di un'interpretazione in bonam partem, che tuttavia sembra adeguata alle disposizioni legislative, tanto più perché, in materia di garanzia dei diritti elettorali, occorre preferire le soluzioni estensive


Il rischio, però, che il grande impegno dei tantissimi italiani che si stanno svenando per organizzare i banchetti del V-Day sia vanificato da un errore tecnico, o più probabilmente da una certa superficialità di Beppe Grillo e dei suoi legali nella lettura delle norme che regolano il referendum abrogativo è alto.


Speriamo di no!!

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