Secondo gli autori del blog Uguali per Tutti, Il Decreto Legge 23 maggio 2008, n. 90, contiene norme che violano fondamentali principi costituzionali, in materia di giurisdizione.
Con la scusa dell’“emergenza rifiuti” si introducono modifiche e deroghe a principi fondamentali della giurisdizione, che non possono essere in alcun modo accettati.
E’ evidente, infatti, l’estrema gravità di un “principio” per il quale la necessità di fronteggiare una emergenza “giustificherebbe” la sospensione dei principi costituzionali e la ricerca di un modo per impedire o rendere ancora più difficile alla magistratura accertare e perseguire i reati.
Ciò che sta accadendo è che chi – e ovviamente non ci si riferisce al Governo in carica, ma all’insieme trasversale di gruppi politici ed economici che negli anni sono stati consociativamente al potere – ha causato l’emergenza ne vuole gestire la “cura” in un modo che gli consenta di coprire proprie e altrui responsabilità.
Alla gravità dell’allarme in questione si deve aggiungere, per un verso, che esso è ancora più grave in un Paese la cui democrazia è vulnerata da una opposizione che non si oppone e, per altro verso, che basterebbe l’emergenza campana per trovare dolorose spiegazioni al “rinnovato clima di amicizia” che si è recentemente instaurato nel nostro Paese fra Governo e opposizione.
Il rischio è, in sostanza, che ciò che si sta negoziando sia solo un insieme di coperture reciproche.
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