venerdì 31 ottobre 2008

brunetta e l'ometto

Ricevo e pubblico

caro Brunetta sono un dipendente pubblico,
voglio ringraziare i tuoi colleghi politici che ci hanno insegnato a fare i fannulloni in cambio di voti per mandarli a fare niente se non i fatti loro.
Tu che provieni dall'area socialista dovresti saperlo questo. Negli anni 80 con una tessera del PSI in tasca potevi scegliere il posto alla ASL , al Ministero, al Comune, in Provincia.
Anche un'altro "ometto" sa molto bene come era facile fare l'imprenditore in epoca craxiana.
Ora fate invece i moralisti, tu mi parli di fannulloni quando prendi uno stipendio da docente universitario ma il docente non lo fai, l'ometto vuole invece riformare cominciando dai magistrati perchè sono rimasti gli unici che lo possono controllare nei suoi affari.
Comunque trasportati da questa euforia del popolino ( contento di non avere puttane per strada , di mettere i grembiulini ai figli, di vedere Ronaldinho) fate bene a spadroneggiare e allora continuate a
- proteggere gli autonomi e liberi professionisti che non ti fanno una fattura neanche se ti metti in ginocchio
-a dire che professori e bidelli sono troppi
-a togliere l'ICI così i comuni aumentano la bolletta dell'immondizia , la retta dell'asilo nido e via discorrendo)
- a rinnovare i contratti come vi pare
- a mandare a casa i precari che magari hanno un mutuo da pagare o bambini da sfamare
- a ridurre gli stipendi quando uno ha la sfiga di ammalarsi
Non sono mai stato orgoglioso di fare il fannullone come adesso. Il lavoro più faticoso che faccio è timbrare l'entrata alla mattina e l'uscita il pomeriggio.
Finchè ci saranno i commercianti, gli autonomi e liberi professionisti che continuano a dichiarare un quarto del loro reddito e finchè ci sarete voi a far finta di non vedere sarò ogni giorno sempre più orgoglioso di servire lo Stato facendo poco che niente.
Una cosa ve la raccomando fate schiattare gli operai e tutti quelli che non arrivano a fine mese perchè sono loro che vi hanno votato in massa .

mercoledì 29 ottobre 2008

Referendum contro la riforma Gelmini e 10 proposte per l'università

Lettera di W.Veltroni su Facebook:
Cari amici oggi il decreto Gelmini è diventato legge, il PD assieme al mono della scuola,dell'università alle famiglie e alle altre forze politiche di opposizione raccoglierà le firme per il referendum abrogativo di una riforma fatta solo di tagli. L'università è sempre più penalizzata dal Governo, per questo abbiamo presentato 10 proposte per cambiare le nostre università; le trovate sul sito del PD a questo link:
Ma un contro proposta no. A mio parere una opposizione seria dovrebbe proporre qualcosa prima di dire di no!
Così non va

lunedì 27 ottobre 2008

Vergogna!!

Intervista a Francesco Cossiga. Presidente emerito della Repubblica Italiana e senatore a vita.
"Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perchè pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito... Lasciarli fare (gli universitari, ndr). Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di Polizia e Carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì... questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio".

La scuola dei tagli senza un progetto

giovedì 23 ottobre 2008

Facebook


Da pochi giorni mi sono iscritto su Facebook dopo l'insistenza di mia sorella. E' divertente anche se puoi rischiare di essere travolto da migliaia di informazioni.

Infatti oggi è stato pubblicato sul corriere.it un interessante articolo sulla Facebookmania...

..una passione in rapido aumento anche in Italia: gli ultimi dati parlano di 1 milione 369 mila utenti italiani (su 132 milioni nel mondo).

«E' una febbre che contagiato in particolare la fascia tra i 30 e i 40 anni, e non a caso: questo mondo virtuale è infatti vissuto come un antidoto al senso di vuoto e alla solitudine, che in questa fase della vita, fitta di bilanci, contagia anche i cosiddetti vincenti» commenta Paola Vinciguerra, presidente di Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico) e direttore dell'Uiap (Unità operativa attacchi di panico) alla Clinica Paideia di Roma.
.........finiamo per ricercare quelli che sono sentiti come «rapporti veri: i compagni di scuola, gli amici di tante estati al mare, i ragazzi del cortile. Quelli a cui davamo e ricevevamo sostegno e comprensione sinceri. Oggi nel mondo reale recitiamo un po' tutti - avverte la Vinciguerra - ma in passato non era così».

«Facebook permette a tante persone di pensare di essere importanti, solo perchè hanno decine e decine di amici virtualì, ma purtroppo si tratta spesso solo di una colossale illusione», sostiene Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta, docente di psichiatria dell'Università Gregoriana di Roma.


...............secondo gli esperti, l'identikit dei popolo di Internet contagiato dalla Facebookmania.
1) I nostalgici: Si emozionano alla vista delle foto dei compagni di classe delle medie o del liceo. Cercano gli amici del passato per vedere come sono invecchiati, e commentano i bei tempi andati. Una nostalgia per i vecchi tempi che, di fatto, è un rimpianto per i rapporti veri e perduti, per un'infanzia e un'adolescenza ormai lontana e mitizzata.
2) I latin lover virtuali : Dichiaratamente a caccia di nuovi potenziali partner, ma anche di ex piacenti e disponibili. Spesso celano una relazione (se l'hanno) e rimpinzano il proprio profilo e gli album con foto sexy o interessanti, a volte ritoccate. In genere accumulano decine e decine di amici dell'altro sesso, con i quali fanno i misteriosi. «Ma alla fine si tratta di persone sole o profondamente infelici con il partner, che ricorrono a cumuli di banalità narcisistiche per rendersi interessanti», spiega Cantelmi.
3) I cuori infranti: Prostrati dall'ultima relazione, in corso o finita, sono a caccia degli antichi amori, mitizzano i ricordi. Hanno l'impressione di essersi persi per strada qualcosa di vero. «In questo caso l'insoddisfazione e la solitudine vanno a braccetto - spiega la Vinciguerra - e si cerca di darsi un'altra chance» grazie alla rete.
4) Gli insoddisfatti: Infelici anche se hanno una famiglia e dei figli, spesso sono donne. Non trovano spazio per il sogno, il romanticismo e quel pizzico di avventura, che finiscono per cercare su Facebook.
5) Quelli della pubblicità: Sono più o meno famosi, politici, campioni dello sport, attori. Ricorrono a Facebook in modo strumentale, per farsi mega-spot gratuiti.
6) Quelli con l'ater ego: Dai 400 burloni che si sono presentati nei panni del calciatore Francesco Totti, ai tanti Giulio Cesare o Maria Antonietta, a quelli che pubblicano foto diverse o ritoccano la descrizione vantando titoli ed esperienze di fantasia. Soli e in cerca di contatti, si mettono una maschera per ottenere attenzioni e credibilità nel mondo virtuale.

mercoledì 22 ottobre 2008

Parole sante

Massimo D'Alema critica i provvedimenti del ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. definendola «una virulenta campagna contro tutto ciò che è pubblico, dalle università ai dipendenti pubblici, che è una campagna qualunquista che rischia di fare di ogni erba un fascio e di colpire servizi essenziali».

martedì 21 ottobre 2008

O mio Dio!

lunedì 20 ottobre 2008

Petizione per salvare la scuola

Ciao a tutti,
gira ormai da parecchi giorni una bozza di petizione popolare contro la riforma della scuola che il Governo sta attuando utilizzando principalmente la forma del decreto legge.
Martedì il Senato dovrà votare sulla conversione del DL 137/2008 su cui ha posto la fiducia. Negli ultimi giorni sono state inviate numerose mail di protesta al Quirinale che ha risposto di non avere il potere di bloccare l'attuazione della legge, essendo tale potere del solo Parlamento. La Camera dei Deputati ha già approvato la conversione in legge e martedì 21 voterà il Senato.
Vi propongo quindi di inviare le nostre osservazioni su tale riforma direttamente ai senatori che dovranno votare la conversione del decreto e vi indico in calce i vari indirizzi mail.
Naturalmente si tratta di una mera bozza che potrete cestinare o modificare come meglio credete.
presidenti dei gruppi parlamentari:
commissione permanente istruzione pubblica e beni culturali
diana.defeo@senato.it
Petizione:
Io sottoscritta/o ...... nata/o a .......... il ......... e residente a ...................in Via/Piazza................... , c.a.p.......... , e-mail ...................codice fiscale................ , documento di identità n....................
VISTO
• Il DL 137/2008, inerente “Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università” che recita: “Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di attivare percorsi di istruzione di insegnamenti relativi alla cultura della legalità ed al rispetto dei principi costituzionali, (…) adeguare la normativa regolamentare all’introduzione dell’insegnante unico nella scuola primaria (…)”
• Il disegno di legge 953 presentato il 12 maggio 2008 inerente “Norme per l’autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti”
CONSIDERATO
• Che il DL 137 ha introdotto disposizioni urgenti in materia di istruzione e università senza avere alcun progetto educativo pedagogico sottostante.
• Che il DL 137 avendo la forma del decreto legge, su cui è stata apposta la fiducia, ha eluso il dibattito parlamentare ed un qualsivoglia confronto con la scuola reale e con chi la rappresenta.
• Che il DL 137 introducendo l’insegnante unico nella scuola primaria (art. 4) con la riduzione dell’orario scolastico a 24 ore settimanali ha vanificato di fatto, aldilà di ogni dichiarazione verbale, il tempo pieno e rende impossibile l’espletamento dell’attuale programma didattico che, anche in caso di orario modulare, prevede un minimo di 30 ore settimanali.
• Che la riduzione dell’orario scolastico a 24 ore settimanali e l’introduzione del maestro unico rendono inoltre impossibile la suddivisione delle materie disciplinari tra i diversi docenti, con conseguente evidente impoverimento dell’offerta formativa, rendono impossibile la didattica del recupero e trasformano, di fatto, la scuola in una alfabetizzazione strumentale di base (leggere, scrivere, far di conto).
• Che le indagini nazionali (INVALSI) e internazionali (IEA-PIRLS) testimoniano della qualità ed eccellenza della scuola primaria italiana che si posiziona, sino ad oggi, ai primi posti delle graduatorie internazionali mentre il modello proposto nel decreto legge rinuncia alla sfida della modernità (dove sono andate a finire le “tre i”?) ripiegando su una visione superata dell’istruzione.
• Che il Disegno di Legge 943/2008 mira a trasformare le scuole da Istituzioni Scolastiche a Fondazioni (art. 2), con Consigli di Amministrazione che “nei limiti delle disponibilità di bilancio(..)hanno compiti di indirizzo generale dell’attività di istruzione scolastica” (art.5).
• Che il Disegno di Legge 943/2008 trasforma l’offerta formativa da nazionale a regionale “ogni singola regione e provincia autonoma attribuisce le risorse finanziarie pubbliche disponibili alle istituzioni scolastiche accreditate” (art. 11) ponendo fine alla scuola che opera secondo indirizzi unitari su tutto il territorio nazionale formando la cittadinanza italiana;
• Che lo Stato ha il dovere costituzionale di garantire a tutti parità di accesso alla scuola.
• Che l’educazione resta un diritto universale e lo Stato deve garantire diritti per loro stessa natura uguali per tutti.
• Che è improprio che uno Stato affermi che le famiglie debbano poter scegliere la scuola migliore e scartare quella peggiore asserendo che la concorrenza possa risolvere le carenze della scuola poiché è lo Stato stesso che deve garantire una scuola buona per tutti selezionando il personale adeguato e fornendo strutture adeguate a tutte le scuole del territorio nazionale.
• Che la ricchezza di una nazione dipende fondamentalmente dai suoi fattori produttivi tra i quali il Capitale Umano (ovvero, la dotazione culturale, sociale ed intellettuale degli individui ) ne costituisce il fondamento e che una nazione che non solo non promuove il capitale umano ma lo destituisce, è una nazione che sta ipotecando il suo futuro.
• Che è del tutto discriminatorio ed incostituzionale, oltre che miope, prevedere delle classi separate per i bambini extracomunitari, classi che se attuate avranno l’unico inevitabile effetto di rendere ancora più lenta e difficile l’integrazione degli stranieri in Italia.
CHIEDO
che non sia convertito in legge il DL 137/2008 che reintroduce l’insegnante unico nella scuola primaria e dunque rimanga in vita la suddivisione delle materie disciplinari tra i diversi docenti, l’orario di 30 ore settimanali per il tempo modulare ed il tempo pieno di 40 ore settimanali stabilito secondo gli indirizzi della legge 820 del 1971 in base alla quale il tempo pieno è un modello educativo unitario e coerente e non un dopo scuola e che, in sede di discussione del Disegno di Legge 943/2008, si apra un vero dibattito parlamentare con tutte le parti interessate affinché la scuola rimanga pubblica ed i programmi scolastici siano unitari su tutto il territorio nazionale perché il diritto allo studio non sia posto alla pari di una qualunque voce di bilancio ma sia ad esso data la priorità che gli appartiene quale pietra fondante per lo sviluppo, la crescita ed il benessere del nostro paese e dei suoi cittadini.
Firma
Cittadino Italiano

domenica 19 ottobre 2008

L'inceneritore in Puglia

Da Beppegrillo.it
Una buona notizia: a Modugno, vicino a Bari, è stato sequestrato l'inceneritore della Marcegaglia anche grazie a un esposto dei ragazzi del Meetup Bari 2.
Alcune autorizzazioni, rilasciante dal Comune di Modugno e dalla Regione Puglia, sono considerate illegittime, altre, invece, non sono mai state richieste. Eppure i lavori per la realizzazione del termovalorizzatore, alla zona industriale di Modugno, erano già cominciati. Da ieri mattina però le ruspe sono ferme. L´area dove doveva sorgere la struttura, un impianto per la produzione di energia attraverso il trattamento dei rifiuti, è sequestrata.
E' una grande vittoria per la salute dei pugliesi. Una sconfitta per i politici e per i confindustriali assistiti dallo Stato.
In materia di ambiente ognuno ha i ministri che si merita, ma noi abbiamo esagerato. Due dichiarazioni da far gelare il sangue a Dracula:
- Stefania Prestigiacomo, ministro dell'Ambiente: "Stiamo andando malissimo su Kyoto. Abbiamo un trend di crescita delle emissioni del 13% invece di una diminuzione del 6,5%. ma anche qui... ha senso che ci si faccia carico noi dell'inquinamento del mondo quando a sfilarsi da Kyoto sono stati Paesi come gli Stati Uniti...?"
- Renato Brunetta, ministro per la PA e l'Innovazione, sulla riduzione delle emissioni inquinanti: "L'Europa ha poco da bacchettare perché 20-20-20 (20% in più di efficienza energetica, 20% in meno di emissioni inquinanti e il 20% di energia tratta da fonti rinnovabili entro il 2020) è una follia. Per le imprese e per i Paesi... è una follia soprattutto per un Paese manifatturiero come l'Italia che ha un'intensità e una densità di imprese superiore alla media europea perché il nostro Paese trarrebbe svantaggi". Ma ha poi ha aggiunto, rassicurante: " Noi vogliamo un ambiente pulito. Vogliamo controlli di tipo ambientale che non uccidano le nostre imprese e le nostre famiglie".
estratti da

sabato 18 ottobre 2008

Il caffé

Nel mondo




In Italia

mercoledì 15 ottobre 2008

L'incertezza della pena

In questi giorni sono state pubblicate le notizie relative alle libertà anticipate di Mambro e Maso e della mancata estradizione di Petrella.
Tre casi diversi ma accomunati da una comune linea sottile: l'incertezza della pena che esiste in Italia.
Francesca Mambro condannata all'ergastolo per la strage (STRAGE) di Bologna esce in libertà condizionale in quanto per i giudici si è ravveduta;
Pietro Maso condannato a 30 per l'omicidio dei genitori è in semilibertà;
Marina Petrella condannata all'ergastolo per per l'omicidio di un agente di polizia, per tentato sequestro e tentato omicidio, sequestro di un magistrato, per rapina a mano armata e vari attentati, non può essere estradata per il veto del presidente della Repubblica francese.
Loro avranno un'altra chance ma le loro vittime?
Ogni volta che leggo una notizia simile penso ai figli delle vittime che, per colpa di IMBECILLI e VIGLIACCHI individui , non hanno mai potuto godere dell'affetto dei loro cari.
Mi vergogno e, anche se non ha nessun valore, sarò sempre e per tutta la vita vicino a loro.

martedì 14 ottobre 2008

Conto arancio



Con l'attuale crisi di credibilità le banche cercano in qualsiasi modo di accaparrarsi i nostri risparmi.

Oggi mi è arrivato il messaggio di posta elettronica di Ingdirect:
Avere Conto Arancio da' sempre buoni frutti!

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1 amico = 50 € di buoni carburante
E se ce ne presenti 2:2 amici = 100 € di buoni carburante
Con i piu' cordiali saluti
ING DIRECT N.V.
Succursale Italiana

La Galbani



Avevo già dedicato un post a questa vicenda del formaggio avariato ma sul sito di Repubblica è stato pubblicato un articolo riguardante una delle aziende più famose in Italia: la Galbani.

Sono molto sensibile all'argomento visto che spesso compriamo i prodotti di questa nota azienda per i nostri bambini.

Adesso a scrivere una nuova pagina nello scandalo dei formaggi "scaduti, bonificati e reimmessi sulle tavole degli ignari consumatori" (dalle carte dell'inchiesta), ci pensano gli stessi dipendenti delle aziende. Accade a Perugia, dove alcuni lavoratori - venditori e addetti allo stoccaggio - hanno presentato un esposto in procura contro la Galbani, denunciando di essere "stati obbligati, per anni, dai capi del personale, a vendere merce con la data di scadenza contraffatta".

A disposizione dei magistrati ci sono documenti, fotografie e registrazioni audio piuttosto esplicite. Nella denuncia si fa riferimento a grossi quantitativi di prodotti piazzati sul mercato dopo provvidenziali lifting nel deposito perugino dell'azienda. Da lì - stando al dossier ora al vaglio degli investigatori - dal 2000 in poi sarebbero partite tonnellate di formaggi e salumi "tenuti in vita".

Il marchio Galbani è già coinvolto nell'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Cremona e Piacenza. Compare tra i principali fornitori della Tradel, una delle aziende "riciclone" che tra Lombardia e Emilia Romagna acquistavano formaggio scaduto o avariato e lo "bonificavano" mischiandolo a prodotto fresco.

Precise responsabilità, in quel caso, sono emerse a carico di alcuni impiegati degli stabilimenti Galbani di Certosa di Giussago e Corteolona (Pavia). Decine di tonnellate di merce qualificata come "residui di produzione lattiero casearia per trasformazione a uso alimentare" erano in realtà costituite da croste di gorgonzola ad uso zootecnico e cagliate scadute. Egidio Galbani Spa produce i formaggi Bel Paese, Certosa, Santa Lucia e Galbanino.

I lavoratori riferiscono - prove alla mano - al direttore del personale. È il 14 novembre del 2005. L'incontro avviene in un hotel di Perugia. "C'è da vergognarsi", "i capi sanno tutto", "se vengono fuori queste cose, l'azienda chiude domani". Di fronte all'outing degli addetti, il dirigente promette interventi immediati, ma allo stesso tempo li dissuade dall'intraprendere eventuali azioni di denuncia.

Finisce tutto nel dossier presentato in Procura. Viene in mente il rassicurante motto dell'azienda ("Galbani vuol dire fiducia").


Vergogna


domenica 12 ottobre 2008

Chi è Geronzi

sabato 11 ottobre 2008

venerdì 10 ottobre 2008

La garanzia dello Stato ....2

Ieri sera quando ho pubblicato il mio post non mi ero accorto di una piccola sottigliezza nel decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri di ieri.
All'articolo 4 è riportato che il ministero dell'Economia è autorizzato a rilasciare la garanzia statale e al successivo art. 5 si legge che con decreti di natura non regolamentare del ministro dell'Economia e delle finanze, sentita la Banca d'Italia, da adottarsi entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono stabiliti criteri, condizioni e modalità di sottoscrizione degli aumenti di capitale e di concessione della garanzia statale e di attuazione. Pertanto, facciamo attenzione a non credere a tutto quello che dicono i giornali e le televisioni: al momento attuale, se dovesse fallire una banca italiana, i depositanti possono usufruire solo della garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (in poche parole quasi nulla).

giovedì 9 ottobre 2008

La garanzia dello Stato

Da Il Sole 24 Ore

A integrazione e in aggiunta agli interventi dei sistemi di garanzia dei depositanti istituiti e riconosciuti il ministero dell'Economia è autorizzato a rilasciare la garanzia statale a favore dei depositanti delle banche italiane per un periodo di 36 mesi dalla entrata in vigore del presente decreto-legge». E' quanto è stabilisce l'articolo 4 del provvedimento varato dal Governo a tutela del risparmio e delle banche. L'articolo 2 dello stesso decreto stabilisce che «in presenza di una situazione di grave crisi di banche italiane, anche di liquidità, che possa recare pregiudizio alla stabilità del sistema finanziario, si applica» la procedura di amministrazione straordinaria prevista dal Testo unico in materia bancaria e creditizia.
Se il governo ha ritenuto opportuno rilasciare la garanzia per i depositi può solo significare che il fondo di interbancario era insufficiente come avevo già scritto nel post del 16 settembre scorso.
Odio aver sempre ragione.

mercoledì 8 ottobre 2008

Il radon



Settimana dedicata a frequentare un corso per responsabili e addetti al servizio prevenzione e protezione del mio ufficio.
Durante una eccellente lezione tenuta dal dott. Jacopo Ceradini , igienista all'ospedale pediatrico del Bambin Gesù di Roma, ci siamo soffermati sul rischio radon.

Il radon è un gas radioattivo naturale, inodore, insapore e incolore, estremamente volatile e solubile nell'acqua. E' un prodotto del decadimento radioattivo del radio, il quale, a sua volta, deriva dall'uranio.

Il radon decade originando altri prodotti di decadimento: sono proprio questi isotopi radioattivi solidi, i cosiddetti "figli del radon", a costituire il pericolo maggiore per la nostra salute poiché vengono inalati con la respirazione e si depositano nei polmoni dove, decadendo a loro volta, emettono radiazioni che danneggiano il tessuto polmonare.

E' ormai ampiamente dimostrato che una prolungata esposizione ad elevate concentrazioni di radon accresce il rischio di tumore polmonare.

L' Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato il radon come cancerogeno di gruppo 1, ossia come sostanza per la quale vi è evidenza accertata di cancerogenicità anche negli esseri umani, collocandolo al secondo posto come causa di tumori polmonari, dopo il fumo di tabacco.

E' importante conoscere e valutare gli effetti sanitari del radon, dal momento che esso rappresenta un rischio sanitario quando si accumula negli spazi confinati e, nel mondo di oggi, noi trascorriamo l'80 - 90% del nostro tempo in spazi chiusi

La principale sorgente di radon è il suolo; altra importante sorgente è costituita dai materiali da costruzione: essi rivestono solitamente un ruolo di secondaria importanza rispetto al suolo, tuttavia, in alcuni casi, possono esserne la causa principale di elevate concentrazioni di radon. Una terza sorgente di radon è rappresentata dall'acqua, in quanto il gas radioattivo è moderatamente solubile in essa.

Dal radon è possibile difendersi in molti modi. Negli edifici già esistenti è importante realizzare un'azione di monitoraggio degli ambienti e, laddove vengano riscontrate concentrazioni elevate di radon, rivolgersi a centri specializzati al fine di adottare opportune misure di mitigazione.


Per avere informazioni su come misurare il radon in casa propria potete consultare il sito http://www.radon.it/ o visitare il sito dell'ISPEL da dove ho preso spunto per questa sintesi.

martedì 7 ottobre 2008

I tassisti (alcuni) a Roma

Su tutti i telegiornali e sui siti internet dei quotidiani più importanti è stata riportata la notizia che
tre tassisti ieri mattina hanno rubato una moto in via Giolitti. Poi, come se niente fosse, hanno ripreso il loro lavoro. Ad inchiodarli le immagini delle telecamere collocate all'ingresso della stazione. I tre, con regolare licenza, sono stati immediatamente fermati. Dopo aver compiuto il furto infatti sono tornati sul luogo del misfatto come se nulla fosse successo. Condotti presso gli uffici della Polizia ferroviaria di Roma Termini i tre, di cui due con precedenti penali, sono stati arrestati per il reato di furto aggravato in concorso tra loro. Sono stati condotti presso le camere di sicurezza della questura per la «direttissima» odierna.
Ammettendo che la notizia sia vera, visti i precedenti, ma questa volta mi voglio fidare e preso dal dubbio sono andato a leggere il regolamento comunale di Roma per la disciplina degli autoserivzi pubblici non di linea per capire quali erano i requisiti. Incredibile! Per i tassisti romani non è prevista la fedina penale pulita.
Ma è possibile che per partecipare al concorso di operatore ecologico devi dimostrare di essere onesto mentre per portare in auto dei cittadini e dei turisti al Comune non interessa se sei stato condannato per guida in stato di ebrezza o magari per furto!
Complimenti , peccato che con l'attuale sindaco è difficile sperare in un cambio di rotta.

lunedì 6 ottobre 2008

Tanto fumo, niente arresti

Lo avevo già scritto in un post del http://lanostranazione.blogspot.com/2008/09/la-solita-carica.html sulla cattiva informazione di questo caso. Ma i giorni scorsi ci è ritornato anche Travaglio con un articolo interessante sul suo blog.
Un sondaggio commissionato su 2 mila persone dall’Ordine dei giornalisti Lombardia rivela che gl’italiani hanno un’immagine pessima (32%) o cattiva (23%) dei giornalisti. Ma va? Il 31 agosto, prima giornata di campionato, tg e giornali annunciarono che un’orda di ultras napoletani in partenza per Roma avevano assaltato l’Intercity “Modigliani” Napoli-Torino devastandolo, malmenando i controllori e sequestrando decine di passeggeri terrorizzati. Unica fonte della presunta notizia: un comunicato di Trenitalia che parlava di “treno interamente vandalizzato, danni ingenti a 11 carrozze, azionato più volte il freno d’emergenza, prima stima dei danni circa 500 mila euro”. Meglio del Vangelo.

sabato 4 ottobre 2008

Perchè il lodo Alfano è incostituzionale

Che il lodo Alfano non fosse del tutto costituzionale lo avevano capito anche i bambini, soprattutto per colpa di quell' articolo 3 della Carta fondamentale italiana che recita : Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Ma se non fosse ancora chiaro la forzatura che i nostri politici (tutti!) vogliono tentare vi consiglio la lettura dell'intervento di Alessadro Pace pubblicato sul sito dell'Associazione Italiana dei Costituzionalisti (mica Rai 3!).
Qualcuno dirà che anche questa è un'associazione di comunisti ma comunque io leggerei l'articolo, anche se lungo, per evitare un giorno di dire: ma io non sapevo!
PS: Leggo spesso il blog di Mario Adinolfi e l'8 maggio scorso trovai un post su Angelino Alfano che recitava: oggi è il Guardasigilli della Repubblica italiana e fatevi dire da chi un po' lo conosce che sarà un grande ministro di Grazia e Giustizia. Mario sei ancora della stessa idea?

venerdì 3 ottobre 2008

malasanità


Mi hanno segnalato un articolo su http://www.failanotizia.it/ dove una signora racconta le sue vicissitudini con un ex primario di un famoso ospedale romano.
La cosa strana è che il professore della storia è lo stesso medico di mia moglie e posso attestare che le cose raccontate dalla sig.ra Anna sono veritiere.

Leggere le conclusioni dell'articolo mi ha lasciato amareggiato, comunque noi abbiamo cambiato medico e adesso le cose vanno bene.

giovedì 2 ottobre 2008

Incentivo al Mef

Nella mia casella di posta ho ricevuto questo comunicato sindacale:
Questa notte è stato firmato dalle OO.SS. e dall’Amministrazione l’accordo sui criteri di erogazione delle risorse dell’art.3 comma 165/2003 per quanto concerne il personale dirigenziale e delle aree professionali dei quattro Dipartimenti del Ministero dell’ Economia e delle Finanze.
Con tale atto è stato possibile assicurare a tutto il personale del Ministero la corresponsione delle risorse finanziarie stanziate con D.M. del 10/9/2008 scongiurando così il rischio della perenzione.
.....
Il testo completo dell’accordo e la tabella di calcolo delle medie individuali per il personale delle aree e di quello dirigenziale è allegato al presente comunicato ed è reperibile anche sul nostro sito cliccando sul sito sindacale.

Chiaro? A me non tanto.

Allora sono andato a leggere, per la prima volta in quindici anni di onorato servizio l'accordo della ripartizione . Le parti (Ministero dell'Economia e i rappresentanti sindacali) hanno concordato che le somme destinate all'incentivazione del personale per l'anno 2007 sarà assegnato per l'89% al personale "livellato" e il restante 11% al personale dirigente. La distribuzione ai "livellati" avverrà con due metodi diversi:

a) 50% a tutti in base alle presenze (vengono escluse alcune assenze per particolari motivi);

b) 50% in base alla valutazione dei risultati degli uffici di appartenenza in base a dei parametri particolari.

Letto bene? A ottobre di quest'anno (2008) si accordano per distribuire le somme incentivanti del 2007 e come parametro principale inseriscono i risultati relativi al proprio ufficio di appartenza. In linea teorica è giustissimo ma in pratica no. Infatti, ad essere valutati attualmente, e quindi a maggior ragione nel 2007, sono i singoli dirigenti e non gli uffici. Inoltre, tralasciamo di giustificare il fatto che io prendo meno incentivante perchè ho un dirigente scansafatiche, ma non sarebbe stato il caso di mettere al corrente il personale degli obiettivi da raggiungere prima di distribuire i soldi?

Credo che siano le solite cose all'italiana: belle parole ma nessun fatto.
Un altro fondo distribuito a pioggia!

mercoledì 1 ottobre 2008

Le province e il prof. Monorchio

Intervento dell'ex Ragioniere Generale dello Stato, Andrea Monorchio:
All'abolizione delle province ci arriveremo per necessità. Perché gli impegni assunti, negli ultimi anni, per ridurre la spesa corrente non bastano e l'Italia continuerà a garantire con grande difficoltà il rispetto del Patto di stabilità europeo. Non vedo altra soluzione al pensionamento di strutture amministrative che servono solo per piazzare personale politico e che sono del tutto superflue nell'architettura di uno Stato moderno.
articolo su Il Sole 24 Ore del 1° ottobre 2008


Nel condividere il pensiero espresso nell'intervento, mi preme sottolineare come il prof. Monorchio sia stato l'ultimo "vero" Ragioniere Generale dello Stato. Dopo di lui il diluvio!


PS: non potrò mai dimenticare il primo giorno della mia assunzione (marzo 1993) quando, insieme ad altri 600 (circa) vincitori di concorso, aspettavo il discorso di presentazione dell'allora Ragioniere generale. Quando entrò nessuno lo riconobbe e lui vedendo tutti seduti a chiacchierare disse: " Ai miei tempi quando entrava un professore tutti si alzavano......" All'unisono centinaia di persone si alzarono senza fiatare. Altri tempi, altri uomini.

Il credito residuo delle prepagate telefoniche



Sabato scorso ho sottoscritto un portabily number da Tim a Tre presso un rivenditore autorizzato di quest'ultimo, presso il centro commerciale Euroma2.

Alla mia domanda se il credito residuo sulla prepagata Tim poteva essere rimborsato , ricordando vagamente che era previsto da uno dei decreti Bersani, la risposta del ragazzo è stata perentoria: assolutamente no, lo perde!

Ebbene, per fare chiarezza, ho cercato lumi online: sul sito dell'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ho trovato una delibera pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale delle Repubblica Italiana n. 85, dell'11 aprile 2002. L'articolo 2 specifica chiaramente che:

Fatto salvo quanto previsto dalla disciplina generale in materia di rapporti fra gestori e utenti e di trattamento del rapporto fra soggetti creditori e debitori, i gestori di servizi mobili e personali aggiornano entro 30 giorni dalla notifica del presente provvedimento la propria carta dei servizi al fine di specificare le condizioni dei rapporti derivanti dai contratti di tipo pre-pagato ed, in particolare, le condizioni di trattamento del credito residuo nel caso di cessazione del rapporto contrattuale, anche in relazione alla richiesta di attivazione della prestazione di portabilità del numero.
In caso di offerte promozionali ed altre forme equivalenti, i gestori di servizi mobili e personali evidenziano le eventuali restrizioni alla restituzione del credito accumulato in virtù dell’offerta stessa.
L’operatore donor, su richiesta dell’operatore recipient, concorda le modalità di trasferibilità del credito residuo a condizioni trasparenti, non discriminatorie e ragionevoli.
Perché allora dovrei perdere il mio credito?