mercoledì 28 maggio 2008

Emma in confidustria

Da pochi giorni Emma Marcegaglia è subentrata a Luca di Montezemolo come presidente degli industriali italiani.
Il suo primo discorso ha subito fatto intendere come Emma continuerà l'opera del predecessore e del governo attuale: gridando falsità, intanto non abbiamo un informazione libera che contesti!
Cominciamo con il primo provvedimento promesso da Berlusconi in accordo con confindustria: la detassazione degli straordinari! Peccato che c'è un piccolo ma. Da una parte si strappano i capelli per le morti sul lavoro (ricordo che confindustria ha protestato per il decreto sicurezza sul lavoro riuscendolo ad annacquarlo) dall'altro contribuiscono al maggior lavoro giornaliero. Chi ha un minimo di conoscenza del lavoro e onestà intellettuale dovrebbe conoscere gli studi che da decenni si attuano sul rapporto fatica/lavoro, ossia sulla stanchezza del lavoratore.
E' risaputo che l’attenzione è vigile nelle prime quattro ore di lavoro, poi inizia a decrescere nelle successive due, mentre nelle ultime due finisce per crollare e in un Paese flagellato da anni dalla piaga dei morti sul lavoro, la “bella pensata” è quella d’aggiungere altre ore di lavoro all’orario: tu lavori di più io ti pago come prima a perderci sono lo Stato, il lavoratore e il disoccupato che non riuscirà a lavorare.
Chiediamoci se in una nazione civile sia giusto il modello: paghe basse, lunghi orari di lavoro, poche vacanze.

Secondo punto dell'Emma pensiero (secondo me si sono accordati governo-giornali-industria) è quello di attaccare i dipendenti pubblici. Attenzione non la Pubblica amministrazione (dirigenti, burocrazia ecc.) ma proprio i dipendenti. Emma non pensa che, così parlando, demotiva ancor più milioni di statali, ma Emma non ha una cultura dello Stato: d’altro canto, la classe imprenditoriale italiana non ce l’ha mai avuta.
Il problema è che Emma non solo è in malafede ma non si è nemmeno informata (intanto nessuno la contraddice)
In fondo lavoro alla Ragioneria Generale dello Stato e questo "grande" istituzione ha pubblicato dei dati sull'assenteismo da dove si evinceva che la differenza tra assenze "pubbliche e "private" erano meno di due giorni! – per un costo di circa 4 miliardi di euro, non 14 come aveva urlato il Lucherino. Va bene che gli zeri davanti non contino nulla, ma gli “ 1” qualcosa contano.

La terza perla, ovviamente condivisa da Berlusconi, è sull'energia nucleare. Perché? Dati alla mano chi consuma la maggior parte dell'energia sono le industrie e cosa c'è di meglio di costruire una bella centrale nucleare con i soldi della collettività e a favore di confindustria?
Ma Emma si è chiesto come smaltiremo i rifiuti radioattivi? Con le stesse aziende (Impregilo, ecc..) che hanno smaltito perfettamente i rifiuti in Campania?
Vabbè però ci guadagniamo?
Non proprio , secondo una stima di Carlo Bertani (www.disinformazione.it) la convenienza economica ci sarebbe basta essere a conoscenza che i rifiuti dovremmo tenerli da qualche parte per 20.000 anni !!

Brava Emma sei propria la presidentessa di questa classe industriale italiana!! E poi sono i dipenti statale la palla al piede della Nazione!!

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