Mario Adinolfi sul suo blog pubblica il commento sul nuovo governo e in particolar modo su il Ministro della Giustizia, Angelino Alfano.
Per lui Angelino ha sempre avuto doti di analisi politica non comuni e aveva capito in anticipo che i responsabili del disastro democristiano non avrebbero mollato e avrebbero fatto colare a picco anche il Ppi.
"Oggi Angelino Alfano è il Guardasigilli della Repubblica italiana e fatevi dire da chi un po' lo conosce che sarà un grande ministro di Grazia e Giustizia. Così come credo che questo governo sia destinato, almeno in una prima fase, a fare bene. E' un governo costruito secondo uno schema che avrei voluto vedere nei governi di centrosinistra: leadership forte che accompagna la crescita di una nuova generazione di dirigenti politici".
Continua nell'analisi del nuovo governo sottolineando come il passaggio di consegne al ministero delle Politiche Giovanili tra una Giovanna Melandri che va verso i cinquant'anni e una Giorgia Meloni che ha da poco passato i trenta, fotograferà la vittoria della loro scommessa e la sconfitta ulteriore della nostra nomenklatura". Inoltre, "Saranno buoni ministri anche Zaia, Fitto, Carfagna che rappresentano la vittoria degli under 40 di centrodestra che arrivano al potere dopo un percorso di formazione politica solido e militante".
Alla fine dell'articolo Adinolfi ricorda però che "Questo ricambio, questa nascita di una nuova generazione di governo, trae la propria legittimazione da un percorso di obbedienza e affidabilità ai voleri del capo: Alfano, Carfagna e Fitto non hanno alcuna autonomia rispetto al volere di Berlusconi, Meloni non ne ha rispetto a Fini, Zaia non ne ha rispetto a Bossi".
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