lunedì 5 maggio 2008

I costruttori e la politica


Ieri ho guardato il programma "Report" di Milena Gabanelli che ha iniziato la trasmissione dicendo:

"Nei prossimi 10 anni si prevede di costruire a Roma 70 milioni di metri cubi. Per dare un'idea: 1700 nuovi palazzi di 8 piani. E si prevede che 350.000 persone andranno ad abitare lì. La crescita è zero, ma sono cambiati gli stili di vita, tante persone sole, coppie non sposate, immigrati, studenti fuori sede, tutte persone che non sono in grado di pagare dei costi troppo elevati. Magari non si vende tutto, però intanto si costruisce, e in 70 milioni di metri cubi ci sta tanta roba. Può essere che si decida anche di seguire le tendenze europee, che sono quelle di spostare fuori dal centro tutte le funzioni politiche ed amministrative e quindi anche il traffico che comportano per lasciare spazio alla naturale vocazione di Roma che è quella culturale e turistica. Nelle chiese di Roma trovi Michelangelo, Raffaello, Caravaggio, opere di valore inestimabile che non trovi nelle chiese di Boston o di Berlino. E infatti gli amministratori prevedevano questi spostamenti già con il piano regolatore del '65. Poi per 40 anni si è costruito di tutto, ma i ministeri con annessi e connessi sono sempre rimasti lì. A febbraio scorso è stato approvato l'ultimo piano regolatore.


Nella puntata si è approfondita la situazione urbanistica di Roma e i free lance della Gabanelli hanno indagato sulla costruzione di migliaia di metri cubi intorno alla capitale e hanno parlato e intervistato a lungo i principali costruttori romani.

Per primi sono stati investiti i fratelli Toti che con l’aiuto determinante dell'ex sinadaco Walter Veltroni hanno proteso artigli di cemento sulla zona commerciale della Bufalotta, sulla nuova sede della Luiss di viale Romania e sulla Fiera di Roma. Non sono mancati i riferimenti al gruppo Acqua Marcia direi, del gruppo Bonifaci che hanno ottenuto delle valorizzazioni immobiliari impressionanti o lo stesso gruppo di Francesco Gaetano Caltagirone.

Ogni volta che guardo i servizi del programma di Rai 3, condotto dalla bravissima Gabanelli, vengo preso da una sensazione di rabbia e desolazione e rimango a pensare di come siamo caduti in basso, di come sembriamo tornati al medioevo.

Grazie Veltroni, grazie PD.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

L'ho seguito anche io e sono convinta ancor più di prima di aver fatto bene ad acquistare una casa in costruzione ma per fortuna in nessuna delle zone citate ieri sera durante la trasmissione.
E pensare che un'alternativa poteva essere proprio la zona della Bufalotta!!!
Ciao

il Ratto dello spazio ha detto...

la domanda che ieri mi sono fatto:
ma perchè mai, nelle periferie dove ciò che racconta la gabanelli è ben conosciuto, avrebbero dovuto votare rutelli come sindaco?
se i loro apparati hanno "magnato" esattamente come fanno quelli del centrodestra altrove (e quindi viene meno qualsiasi considerazione "politica" in sede di voto),
allora è molto meglio votare per chi il manganello lo sa usare davvero e non per chi discetta di braccialetti antistupro.
la sconfitta ha radici più profonde della "bella" faccia di rutelli.

Umberto ha detto...

Quando parlo di televisione, faccio sempre fatica a trovare dei programmi interessanti, Report lo è ed il tuo post lo dimostra.

Anonimo ha detto...

Finalmente scoperchiato il vaso di pandora dell'urbanistica romana.
La trasmissione "Report", di ieri sera,che ha messo a nudo i gravi limiti dell'urbanistica romana, fatta di decine di milioni di metri cubi concessi a un ristretto oligopolio di grandi gruppi imprenditoriali, di continue deroghe a presunte regole che non vengono mai rispettate, regole che diventano vincoli invalicabili per piccole e medie imprese o per semplici cittadini, ma che vengono elasticamente superate da accordi di programma quando si tratta di grandi investimenti.
Sembra però che ai redattori di "Report" dia fastidio dover ammettere che queste denunce sono state fatte per oltre 10 anni dal centrodestra in Campidoglio e in particolare da Alleanza nazionale che ha condotto una lunga e dura battaglia spesso nell'indifferenza generale e nel silenzio complice di gran parte dei media contro l'urbanistica contrattata e la filosofia del "pianificar facendo". Basta leggere il programma di alemanno sindaco per trovare riscontro di quanto diciamo: da questo punto di vista con il nuovo sindaco la citta' di Roma potra' conoscere finalmente una nuova stagione per l'urbanistica fatta di rispetto delle regole, trasparenza e tutela dell'interesse pubblico.

Unknown ha detto...

peccato che sia arrivato anche un po' in ritardo, diciamocelo. se tutto andava come doveva andare poi...

Anonimo ha detto...

già rondoner.. se vinceva cicciobello non cambiava nulla....
tanto è vero che i costruttori elargiscono bipartisan.....
e a roma ha governato il "centrosinistra" per una vita.... con tutti i risultati ben visibili.... e lo dice uno che sta con loro.....
adesso vediamno cosa sono capaci di fare questi altri.....
The Cat

Andrea ha detto...

Dove girano i soldi c'è anche la possibilità di corruzione, soprattutto in un settore che per vivere ha necessità dell'accordo con il pubblico.