venerdì 2 maggio 2008

Petruccioli attacca Santoro


Incredibile dichiarazione del presidente della RAI che ammette che il servizio pubblico non deve divulgare tutte le informazioni.

Roma, 2 mag. (Adnkronos/Ign) - Dura presa di posizione del presidente della Rai, Claudio Petruccioli, contro 'Annozero': ''Ieri sera Michele Santoro ha di nuovo messo il Servizio Pubblico Radiotelevisivo a disposizione di Beppe Grillo; il quale, dagli schermi della Rai ha rivolto insulti inconcepibili e privi di qualunque giustificazione al presidente della Repubblica, oltreché a una personalità universalmente stimata come il professor Umberto Veronesi. Il danno, l'umiliazione e la vergogna che vengono al Servizio Pubblico da questi episodi, sono incalcolabili". "Per la mia funzione e personalmente - prosegue Petruccioli - ne faccio ammenda e prendo impegno - nell'ambito delle mie responsabilità - a fare tutto il possibile per impedire che qualcosa del genere possa ripetersi'

Per il Presidente della RAI non esiste il diritto di cronaca e non si doveva informare il cittadino che paga il canone dei momenti più significativi della manifestazione promossa il 25 aprile a Torino da Beppe Grillo.

Come giustamente ha sottolineato Santoro "Spetta ai tribunali e non ai giornalisti valutare la portata calunniosa delle affermazioni fatte dai soggetti politici ".

Anche il presidente della Federazione Nazionale della Stampa (Fnsi), Roberto Natale considera ''singolare l'idea del presidente Petruccioli che gli spettatori della Rai non possano vedere ciò che avevano potuto leggere nei giorni precedenti sui quotidiani: come se fossero cittadini immaturi e bisognosi di tutela".'

A mio avviso è possibile non condividere quello che ha detto Grillo ma è sbagliato pensare di censurarlo in quanto spetta al cittadino valutare le affermazioni del comico genovese. Non capisco perché il Presidente della Rai non si è indignato sull'aggressione di Sgarbi a Biagi o delle volgarità espresse dal "critico d'arte".

Ah dimenticavo: è cambiato il governo!

4 commenti:

Umberto ha detto...

anch'io ritengo sbagliato che i cittadini non debbano essere informati. Riguardo a Sgarbi, non ti sei chiesto perchè Santoro lo invita? Devi capire che adesso il gioco di Santoro, sarà quello di farsi cacciare, a quello lui mira, ad essere proclamato come vittima; alla "Biagi" per intenderci. Avere in trasmissione uno Sgarbi che insulta Biagi per lui è perfetto.
L'indignazione di Petruccioli è il suo pane, non te ne rendi conto?

Andrea ha detto...

Effettivamente puoi aver ragione, ma se quello che scrivi è vero Petruccioli ha sbagliato due volte. La prima dichiarando palesemente che alla RAI le notizie si devono prima valutare (censura) le seconda facendo il gioco di Santoro.
Pertanto la mia opinione non cambia: un personaggio del genere in un paese civile non potrebbe essere il presidente della televisione pubblica.

Anonimo ha detto...

La decisione del presidente della RAI Petruccioli di richiamare Santoro per la trasmissione AnnoZero dedicata alla raccolta di firme per i tre referendum per una libera informazione organizzata da Beppe Grillo il 25 aprile è sconcertante. Chi ha seguito il programma avrà sicuramente pensato che un richiamo era necessario, ma per Sgarbi che ha insultato senza ragione e continuamente le persone presenti, che non hanno reagito, e ha dichiarato il falso sui contributi al Giornale e sul licenziamento di Enzo Biagi. Petruccioli non ha ritenuto di dover sottolineare la denuncia di Beppe Grillo sulla illegittimità di Rete 4 sancita dalla corte di Giustizia Europea che costerà ai contribuenti italiani più di 300 milioni di euro.

Questa si chiama censura, in un Paese libero l’ascoltatore ha il diritto di sapere che due milioni di persone sono scese in piazza per firmare tre referendum e che sono state raccolte 1.500.000 di firme in un solo giorno, tra cui la mia, un evento mai successo nella storia della Repubblica. Una manifestazione di tale importanza non si può cancellare.

Anonimo ha detto...

anotnio di pietro e sottolineo anotnio , in effetti, non è male.