mercoledì 14 maggio 2008

Il PD ha perso un'occasione

Incredibile! Vanno tutti d'accordo. Fino a un mese fa si odiavano, si insultavano non volevano incontrarsi. Adesso si guardano ammiccando come degli innamorati. Ho ascoltato l'intervento di Veltroni e Fassino e mi sono ritrovato a pensare al film di Nanni Moretti che implorava davanti alla televisione; dì qualcosa di sinistra su dilla......
Infatti si è avverato l'incubo che temevamo: si sono accordati, ma quello che mi spaventa è cosa abbiamo dovuto cedere? Speriamo solo il silenzio sulla legge sulle TV e non alla democrazia. L'alternativa è che Berlusconi sia diventato un grande statista!
Sugli interventi dei leader di sinistra Adinolfi nel suo blog ci spiega cosa avrebbe dovuto dire a suo parere un vero segretario del PD:
"siamo il Partito democratico che crede nell'uguaglianza delle opportunità come valore fondante e dunque sfida il governo a fare vere liberalizzazioni, abolendo le barriere d'accesso alle professioni e intaccando le vere rendite di posizione dei potenti di questo paese;
siamo il Partito democratico che non tollera l'ingiustizia e ancor meno tollera che si sia resa legale, ma non per questo giusta, l'illegalità attraverso norme ad personam come quelle sul falso in bilancio e sull'accelerazione dei tempi della prescrizione dei reati, che sono oltraggi al diritto;
siamo il Partito democratico che ha la sua radice in un'idea alta del lavoro e non tollera l'esistenza di un esercito di precari su cui il governo nascituro non ha inteso spendere una parola o una promessa, fermandosi a dire che detasserà gli straordinari e darà più soldi a chi un lavoro stabile ce l'ha già;
siamo il Partito democratico che crede all'idea di Europa e la rispetta e ne rispetta le sentenze, come quella su Europa 7 e Retequattro, che ripropone tutta intera la questione del conflitto di interessi; siamo il Partito democratico che nasce e vive nel terzo millennio e trova intollerabile la condizione in cui versano ricerca scientifica e innovazione nel nostro paese, con le risorse inchiodate all'1% del Pil e noi pretendiamo che siano almeno raddoppiate e siamo scandalizzati che anche su questo il presidente del Consiglio abbiamo semplicemente taciuto;
siamo il Partito democratico che ha tratto legittimazione dalle primarie, crede nella democrazia diretta e si farà promotore di una legge sulle primarie obbligatorie e normate per legge, sulla democrazia interna ai partiti, visto che il partito del presidente del Consiglio è oggi un partito padronale, privo di democrazia interna.
Avremmo dovuto utilizzare l'occasione di questo dibattito alla Camera per cominciare a definire davvero l'identità del Pd, ma siamo sotto ipnosi e non l'abbiamo fatto".

1 commento:

Umberto ha detto...

Tutto vero e molto giusto, solo una domanda....Ma quando governava il Pd perchè non ha fatto quello che oggi Adinolfi chiede????
Solo un piccolo dubbio, nient'altro.