Arriverà domani la decisione della Commissione europea su una nuova procedura di infrazione contro l'Italia per la questione dei rifiuti in Campania. Lo ha confermato la portavoce della Commissione, durante il briefing con i giornalisti.
La Commissione dovrebbe comunque dare il via libera al deferimento dell'Italia alla Corte di giustizia Ue perché ritiene insufficienti le misure finora adottate per risolvere la crisi.
L'emergenza rifiuti in Campania richiama responsabilità alle quali chi governa i territori interessati non si può sottrarre.
Chi ci ha portato a questa emergenza deve farsi da parte: non è più sostenibile in un paese civile che nessuno paghi per i disservizi alla cittadinanza.
Al momento a pagarne le conseguenze è la popolazione di Napoli ma fra poco tempo potrebbe essere un'emergenza per qualsiasi regione d'Italia in quanto il nostro Paese è l'unico che non ha adottato provvedimenti seri e duraturi per il ciclo dei rifiuti.
Una volta passata l'emergenza, bisognerà ripensare alle politiche di gestione dei rifiuti, che interessa tutti, dai produttori ai consumatori.
La soluzione del problema della gestione dei rifiuti non è sicuramente semplice ma è tuttavia chiaro che sotterrare i rifiuti in discarica o incenerirli è impresa costosa ed accompagnata da rischi non trascurabili.
Il corretto approccio invece vede nella gestione integrata, che contempla il concorso di piú modalità operative e la collaborazione di tutti, singoli e istituzioni, la migliore strategia e nel rispetto delle quattro priorità introdotte dal Decreto Ronchi, la regola delle “quattro erre”, l’enucleazione del processo da adottare: Riduzione - Riutilizzo - Riciclo - Recupero.
Fino a quando la nostra classe dirigente non comprenderà l'importanza del ciclo dei rifiuti il contributo di ognuno di noi è importante per limitare i rifiuti prodotti, anche attraverso la raccolta differenziata.
Infatti, si può fare molto per ridurre la mole di pattume da smaltire. Ad esempio quando si va a fare la spesa è possibile: scegliere i prodotti con imballaggi più piccoli (come i detersivi concentrati); comprare la ricarica (ad esempio per i saponi liquidi); acquistare prodotti sfusi (frutta e verdura) o con meno imballaggi (il dentifricio senza scatola di cartone).
Inoltre facciamo attenzione alla raccolta differenziata:
- se il recipiente di vetro ha il tappo in metallo o in plastica questi devono essere buttati con i loro simili;
- le lampadine e i neon non vanno nel vetro, perché contengono materiali diversi e pericolosi: portateli alle piazzole ecologiche per lo smaltimento;
- i contenitori di plastica vanno schiacciati per ridurre l'ingombro;
- lattine: la raccolta può avvenire insieme al vetro o alla plastica a seconda del Comune in cui abitate;
- pile e farmaci: portiamoli negli appositi raccoglitori al supermercato e in farmacia.
- carta: nell’apposito contenitore vanno buttati giornali, imballaggi di cartone o contenitori in cartoncino (le scatole della pasta o le fascette degli yogurt...). Non vanno invece qui la carta o il cartone sporchi (per esempio il cartone unto della pizza);
- vetro e plastica: bottiglie di vetro, vasetti & co. vanno sciacquati prima di buttarli, sia per aiutare la raccolta differenziata, sia per evitare sgocciolamenti e cattivi odori nella pattumiera;
-rifiuti elettrici ed elettronici, telefonini, televisori, pc... devono essere smaltiti nelle aree ecologiche attrezzate per cui contattate il gestore dei rifiuti della vostra città.
Inoltre, considerata la bassa cultura della raccolta differenziata, perché non si obbliga i produttori a stampare sulle confezioni o i contenitori come deve essere gettato l'imballaggio? Perché non si penalizzano la commercializzazione delle bottiglie di plastica (tossiche) per le più ecologiche bottiglie di vetro (vi ricordate il vuoto a rendere?); ma perché non copiamo gli altri paesi europei? Ma perché............................................................
Qualcuno me lo spiega?
NB: per consultare una guida sulla raccolta differenziata clicca qui
3 commenti:
Probabilmente, il motivo vero è che è sicuramente più faticoso. Non ci si rende conto,però, che quel piccolo sacrificio può sicuramente aiutare noi, e le generazioni future. La terra, cosa che pochi ricordano, non è nostra, è solo in prestito.
nei giorni scorsi su la7 in una puntata di exit facevano un servizio sulla raccolta rifiuti in un mercato, non ricordo quale però, dove si vedevano i mucchi di immondizia accatastati per genere, plastica, carta, ecc.... perchè obbligati dal comune a farlo....
Ebbene passava il carro della raccolta e infilava tutto dentro il cassone senza distinzione....
Ogni commento è superfluo....
The Cat
Hai ragione è vergognoso!
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