Continua l'attacco demagogico alla Pubblica Amministrazione. Il ministro dell'Innovazione e della Funzione Pubblica Renato Brunetta, nel discorso d'inaugurazione del Forum della P.A. alla Fiera di Roma e più tardi, nella registrazione di Porta a Porta, continua a dichiarare che "i dipendenti fannulloni" "vanno semplicemente licenziati" e, citando una frase di Mao usata spesso dalle Br": "Colpirne uno per educarne cento. Chi non lavora non deve mangiare, il sistema pubblico deve essere equiparato a quello privato premiando chi lavora bene e licenziando chi non lo fa. Bisogna puntare sugli incentivi come accade nelle aziende private".
A sindacati e dipendenti pubblici Brunetta, propone un "grande patto per cambiare il Paese".
Secondo Brunetta, già ci sono le leggi che consentono di prendere questi provvedimenti. Strumenti "che non sono mai stati utilizzati. Ma il clima è cambiato. E' un miracolo che la Pubblica Amministrazione ancora stia in piedi non avendo strumenti come incentivi e disincentivi, premi e punizioni. In queste condizioni un'azienda privata avrebbe già chiuso".
Le parole d'ordine saranno trasparenza, valutazione e benchmarking.
Per il reclutamento del personale, Brunetta non ha dubbi: "Dovrà prevalere la selezione dei migliori, ridando alla dirigenza pubblica il potere disciplinare. Ma saranno i dirigenti i primi ad essere valutati". In questo piano per l'efficienza della Pubblica Amministrazione il nuovo ministro ha chiesto anche la collaborazione dell'opposizione, "perché far funzionare la P.A. non è né di destra né di sinistra.
Brunetta ha sottolineato anche la necessità di mettere in concorrenza il settore pubblico col privato. Bisogna "pagare una volta sola, non si può pagare con le tasse e poi ripagare perché i servizi non funzionano".
Fantastico esempio di politica! Quello che dice l'on. Brunetta è già sancito da numerosi leggi che si sono succedute dal 1993 ad oggi. Nulla di quello che ha dichiarato non ha trovato una corretta disciplina normativa, peccato che chi doveva rispettarle e farle rispettare se n'è altamente disinteressato.
La Pubblica Amministrazione è in questa situazione da terzo mondo per precisa volontà politica e non perché i dipendenti sono tutti fannulloni. Cominciamo a dare l'esempio e a premiare chi fa il proprio dovere e a punire chi latita.
Per il Ministro e i suoi predecessori, datori di lavoro, sembra figurarsi un'attività di mobbing: diffusione di menzogne, o continue critiche, o ancora sistematica persecuzione, nell'assegnazione di compiti dequalificanti, nella compromissione dell'immagine sociale sul posto di lavoro e perfino del boicottaggio del lavoro altrui.
1 commento:
Ci devono spiegare come si può equiparare il settore pubblico a quello privato!!!
Nel pubblico manca una politica retributiva, mancano sistemi di incentivazione economica individuali e collettivi e soprattutto mancano gli strumenti idonei per lo sviluppo delle competenze professionali!!
E poi parlano di fannulloni!!!
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